Inter-Lazio 2-2


Sarà la cara vecchia pazza Inter o piuttosto una modesta squadra con poco carattere, quella che pareggia in casa con una buona Lazio?!? Toccherà attendere la primavera forse, per avere un quadro più concreto e definitivo della situazione. Per il momento non si può far altro che registrare la pessima, oserei dire quasi imbarazzante, prova del primo tempo e la discreta reazione del secondo tempo. I nerazzurri vanno subito sotto di un gol e dopo aver rischiato ancora, subiscono il secondo con la difesa che gioca alle belle statuine. Il passivo del primo tempo è tremendo, S. Siro fischia a giusta ragione e la Lazio sembra in grado di fare ciò che vuole. Nella seconda parte di gara però, i biancocelesti si chiudono in difesa e i nerazzurri cominciano a pressare alti. A sbloccare, soprattutto sotto il profilo psicologico, la squadra, ci pensa Kovacic, autore di una prestazione superlativa e di un gol, quello del 2 a 1, spettacolare. I nerazzurri finalmente si svegliano e insistono nel cercare il pari. La punizione di Bonazzoli che ha rilevato un confuso Guarin, finisce sulla testa di D’Ambrosio che la spizza per Palacio. L’argentino a secco oramai da un eternità, sigla il 2 a 2 e torna così finalmente al gol. Sul finale la Lazio sfiora ancora il gol, ma il pari mette tutti d’accordo per una fine d’anno serena seppur poco utile per la classifica di entrambe.

Non è stata una partita brutta, ma sicuramente molto sofferta, specie per i tifosi nerazzurri che per l’ennesima volta devono assistere a uno spettacolo dalla doppia faccia. Mancini decide di fare l’ennesimo esperimento con Dodò e Nagatomo sulla stessa fascia, col brasiliano a fare l’esterno d’attacco e il giapponese dietro. Dopo il primo gol già inverte le posizioni, ma a poco serve, perchè dall’altra parte di questo strano 4-3-3 anche Guarin e Kuzmanovic sono in confusione. Morale della favola, il primo tempo è regalato alla Lazio che va due volte a segno e il morale rischia di scivolare sotto i tacchi. Nel secondo tempo c’è la reazione, contestualmente al ritorno al rombo a centrocampo. Fuori Dodò già a fine primo tempo, dentro Medel, finalmente Kovacic può muoversi nel modo giusto e la difesa ha una copertura migliore. In attacco Palacio si danna su tutto il fronte d’attacco, mentre Icardi è rabbioso, ma latitante. Spesso fuori posizione, partecipa poco al gioco e non è preciso in fase di conclusione. Guarin non smaltisce le scorie di un primo tempo inguardabile e va fuori, sostituito da un ottimo Bonazzoli. La difesa ritrova sicurezza con Medel davanti e, complice la scarsa propensione ad attaccare degli ospiti, non rischia quasi più nulla fino agli ultimi minuti.

Qualche azzardo dell’allenatore e una prova poco convincente di alcuni giocatori, rischiavano un epilogo burrascoso per un 2014 già sufficientemente agitato. La necessità per il mister di uomini adatti al suo gioco è chiara ed esplicita. Vedremo presto, compatibilmente con il FPF, come la società sarà in grado di accontentare Mancini. Guarin e Kuzmanovic, pur giocando spesso, non riescono a dare continuità alle loro prestazioni. Gli esterni, Dodò e Nagatomo, sono da rivedere ancora. Icardi dà sempre più l’impressione di giocare tanto per farlo: aumentano le braccia che si allargano spazientite e le smorfie, ma non diminuiscono gli errori di posizionamento in area e la scarsa partecipazione al gioco corale. Inutile dire invece quanto importante sia l’accelerata data nelle ultime prestazioni dal giovane gioiellino croato: Kovacic è di sicuro l’elemento più valido in rosa, ma per questo, rischia di “predicare” nel deserto…

In attesa di Babbo Natale e della Befana nerazzurri, auguro a tutti i tifosi che ci seguono un Buon Natale e un sereno Anno Nuovo. Ci ritroveremo l’anno prossimo e partiremo subito forte contro gli odiati nemici di sempre! Quindi ricaricate le pile e ritrovate ottimismo, ci servirà un pò di tutto il 5 gennaio. Buone feste!

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