L’avviso ai naviganti lanciato pubblicamente ieri da Piero Ausilio – “Ci piace, ma non faremo trattative estenuanti” – non ha colto di sorpresa nessuno. Tutti gli attori coinvolti nell’affare Lookman erano già al corrente della linea dell’Inter. Tanto che l’attaccante nigeriano ha deciso di esporsi in prima persona, chiedendo all’Atalanta di essere ceduto ai nerazzurri.
Una richiesta che affonda le radici nell’estate 2024, quando, dopo il no al Paris Saint-Germain – dove Lookman avrebbe voluto trasferirsi – la società bergamasca gli aveva fatto una sorta di promessa: se ne sarebbe parlato un anno dopo. Il motivo? Evitare di perdere in un colpo solo sia lui che Koopmeiners, oggi finito alla Juventus.
Il 27enne ha ricordato tutto ciò alla dirigenza dell’Atalanta, sottolineando anche il comportamento esemplare avuto a febbraio scorso, quando – nonostante alcuni attriti con Gasperini – scelse di non alimentare polemiche per il bene della squadra. Insomma, un doppio messaggio: “Ho sempre dato tutto per l’Atalanta, ora lasciatemi provare una nuova avventura, senza logoranti scontri”.
Da Zingonia, però, il messaggio non ha ancora fatto breccia. La promessa ci sarebbe stata, sì, ma – stando a quanto filtra – non accompagnata da cifre. E c’è chi sussurra che la valutazione fatta dal club sia salita addirittura a 65 milioni, gli stessi che l’Al Qadsiah verserà per Retegui. Una cifra giustificata, secondo l’Atalanta, dal valore tecnico comparabile dei due attaccanti. Va ricordato, inoltre, che il 15% della futura rivendita andrà versato al Lipsia, come previsto dagli accordi del 2022.
È il classico gioco delle parti. Anche perché, durante i colloqui tra Inter e Atalanta, si è parlato anche di Francesco Pio Esposito. In quel contesto, la valutazione complessiva sarebbe arrivata ai famosi 50 milioni circolati nei giorni scorsi: 30 per l’ex Spezia, più un conguaglio di 15-20 milioni.
La sensazione è che la trattativa sia ancora in fase di stallo, ma con tre elementi fermi: la volontà chiara di Lookman di vestire il nerazzurro (con un’intesa di massima già trovata su un contratto da 4-4,5 milioni a stagione), la convinzione dell’Inter di aver presentato un’offerta equa, e la consapevolezza dell’Atalanta che, stavolta, trattenere il nigeriano non sarà semplice.
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