Inter-Palermo 4-4 [Febbraio 2012]


Neve. Campo al limite della praticabilità. 18.000 spettatori e due squadre pronte a darsi battaglia sotto la neve. Prima del fischio d’inizio risuona nell’aria l’inno più bello della serie A, Pazza Inter. E per l’ennesima volta, la squadra tiene fede al suo dna. E al fischio dell’arbitro inizia un’altra “pazza” partita. Spettacolare indubbiamente, ma che lascia un pò d’amaro in bocca a tutti i tifosi nerazzurri. Si è persa un’occasione per accorciare la classifica, non c’è dubbio, ma in fondo il calcio è questo e sarebbe bello vedere partite come quella di stasera più spesso, ricche di gol (e magari vincerle però….). E’ stata comunque la partita del principe Milito, quattro gol (più due annullati); la partita d’esordio (più che positivo) di Palombo; una ritrovata quadratura della squadra con Sneijder in campo e un’ottima prestazione di Poli: insomma ci sono molti spunti positivi che non vanno trascurati. La squadra ha saputo reagire dopo essere andata sotto per ben due volte e tutti hanno dato un contributo decisivo. Certo gli errori difensivi (determinanti per il risultato finale) danno da pensare, Lucio e Ranocchia non hanno certo fatto la loro migliore prestazione, ma sono giocatori che hanno dato prova mille volte del loro valore e dunque non credo che vadano crocifissi sull’altare della rabbia. Ranieri credo che abbia avuto comunque le risposte che si aspettava da alcuni giocatori e in particolare dai reparti avanzati, forse c’è da lavorare ancora sui movimenti difensivi, a prescindere da chi giochi.

Il primo tempo si apre con un’Inter sfilacciata e poco incisiva e il Palermo che, in trasferta, non è proprio una macchina da guerra, riesce ad essere molto più pungente e a tratti pericoloso fino al gol di Mantovani. Sneijder fino a quel punto gioca con molto impegno, ma sbaglia molti passaggi e non lavora molto in copertura. Il gol rosa-nero sveglia un pò tutta la squadra e si comincia a macinare gioco.  Sneijder diventa più preciso e disciplinato facendo il quarto di centrocampo in fase difensiva e finalmente arriva il gol del pareggio di Milito che ama segnare contro i siciliani. Sul finale del primo tempo viene annullato un gol a Milito e si va negli spogliatoi. Un primo tempo che si apre con un Palermo superiore e si chiude con un’Inter quadrata e pronta a colpire senza più subire l’iniziativa avversaria.

Nel secondo tempo quello che si presagiva viene immediatamente smentito. E’ il 7′ minuto e il Palermo si riporta in vantaggio con Miccoli che inizia la sua gara personale con il principe Milito “a chi segna più gol” (gara che vincerà il nerazzurro). Tre minuti e la discesa di Nagatomo in area viene fermata fallosamente. Rigore e gol di Milito. Sei minuti e di nuovo il principe approfitta di uno svarione difensivo palermitano e sigla la sua tripletta. Sembra chiusa, ma l’errore difensivo nerazzurro è sempre in agguato (pazza Inter, ricordate?!?) e così ancora Miccoli riporta le squadre sul pari. Ranieri sostituisce l’olandese con Obi e Poli con in neo-acquisto Palombo. E’ il 21′. Tre minuti e un’azione dell’Inter che parte proprio dai piedi di Palombo, appena entrato in campo, porta al cross Zanetti e al quarto gol Milito. Manca ancora troppo tempo alla fine e nell’aria non c’è solo la neve, si respira aria di “follie nerazzurre” che i tifosi più scafati ben conoscono….e purtroppo a cinque minuti dalla fine arriva il pari, firmato ancora Miccoli. Gli ultimi minuti scorrono senza altre grandi emozioni, i giocatori hanno dato tutto e sono stremati anche a causa delle condizioni del terreno di gioco.

Si torna a casa con il punteggio finale di 4-4 e un solo punto che, considerata la sconfitta del Milan, non è tanto ai fini della classifica, ma dopo due sconfitte consecutive e una partita così “particolare” ci si può e ci si deve accontentare senza demoralizzarsi. La sensazione è che ci sia ancora da lavorare sugli automatismi della squadra, ma che manchi poco per passare dalla teoria alla pratica e forse manca qualcosa in più nella testa dei giocatori che, a tratti, dimenticano le indicazioni del mister e vanno un pò…a vento. Speriamo che i nuovi acquisti diano quel qualcosa che manca e ci aiutino nella scalata a un posto champions che, a onor del vero, appare ancora possibile, difficile, ma possibile. Chiudiamo dando il benvenuto ai nuovi nerazzurri Palombo, Guarin e Jesus e un arrivederci al piccolo grande Coutinho. Un ringraziamento speciale a Thiago Motta per il suo contributo determinante alle vittorie di questi anni e un in bocca al lupo per il suo futuro.

Lascia un commento

Dalla stessa categoria

Iscriviti al canale YouTube

Lascia un like a Iotifointer.it

Classifica

Partite

Seguici sui social

News Inter

1 min di lettura

“Il muro non si tocca”. Intitola così Gazzetta dello Sport il proprio articolo dedicato alla difesa dell’Inter in chiave mercato. “Le fondamenta della casa nerazzurra non si toccano. Le vie del mercato sono infinite e resteranno aperte sino a fine agosto, ma l’Inter intende confermare in blocco la difesa e rimandare all’estate del 2025 l’innesto […]

1 min di lettura

Intervistato a Gazzetta dello Sport Roberto Vecchioni, celebre tifoso nerazzurro, ha parlato della vittoria dello Scudetto. «Lo ammetto, non pensavo di vincere con il Milan, mi sembrava quasi… troppo, e invece per fortuna ho sbagliato previsione. Un tifoso è tale per due caratteristiche che sposo in pieno: gode nell’arrivare primo e gode nel vedere gli […]

2 min di lettura

Giancarlo Inzaghi, padre di Simone, in un’intervista a La Repubblica ha parlato del cammino sulla panchina dell’Inter e dello scudetto conquistato dal figlio. Di seguito le dichiarazioni: SCUDETTO – “Simone mi ha detto: “Papà, comincio solo adesso a rendermi conto che ho fatto una grande impresa”. Gli ho dato un bacio, gli ho detto bravo. […]