Milan-Inter 2-3


Ancora una volta risorgiamo dalle nostre ceneri. Una serata magica, pazza e vittoriosa. I diavoli rossoneri volevano trascinarci all’inferno, li abbiamo sconfitti e ricacciati giù, al loro posto. Spalletti in barba ai suoi detrattori imbastisce le mosse giuste per mandare nel pallone il suo avversario, i giocatori, finalmente, rispondono ai suoi comandi e il risultato finale è una gara quasi perfetta, un gioco concreto e appassionante, una squadra che si muove come tale.

La vittoria nel derby restituisce dignità e onore dopo i veleni di coppa, rende merito a chi si impegna sul serio, a chi ci crede sempre. Non è un caso se, giocando in modo compatto, emergano anche le cosiddette seconde linee, addirittura divenendo perni del gioco e riscattando così le prestazioni opache del passato. Non è un caso se, privi del giocatore più nominato, giocando da squadra non se ne senta la mancanza. Il Milan esce da S.Siro ridimensionato, l’Inter al contrario si riporta al terzo posto e recupera serenità e fiducia.

La partita è bella, giocata a viso aperto e ricca di episodi, ma i nerazzurri si impongono da subito e dopo tre minuti sono già in vantaggio con il gol di un Vecino ritrovato e determinante per l’economia di gioco per quasi tutta la gara. Skriniar e de Vrij sono quasi insuperabili, Asamoah e D’Ambrosio non sbagliano nulla. A centrocampo Brozovic riesce a dare il suo contributo nonostante il recente infortunio, grazie a una prestazione sontuosa di un ritrovato Gagliardini. Davanti Politano e Perisic danno il tutto per tutto e Lautaro Martinez crea scompiglio in tutta la zona d’attacco. Il secondo gol di de Vrij sembra quasi un gioco del destino, dopo l’erroraccio di coppa, il terzo gol, sul due a uno, su rigore di Lautaro sembra voler suonare i titoli di coda per quello che un tempo era il riferimento nerazzurro e oggi appare già un ricordo fumoso di un tempo che fu. Nella ripresa solo le stanchezze del giovedì sera consentono ai rossoneri di tentare il recupero, ma Handanovic prima e D’Ambrosio sul finale spengono le velleità della seconda squadra di Milano.

Prestazione dunque da incorniciare, encomi per tutti i presenti, in campo e in tribuna e poi negli spogliatoi, per uno spirito di squadra ritrovato e un pronto recupero dopo l’eliminazione di coppa, per la quale, vista la prestazione del derby, resta comunque un po’ di rimpianto.

La maglia che celebrava i venti anni di collaborazione con la Nike non poteva essere indossata in una serata migliore, a memoria dei successi passati e auspicandone di nuovi nel prossimo futuro.

Amala, pazza Inter, amala.

 

Lascia un commento

Dalla stessa categoria

Lascia un like a Iotifointer.it

Classifica

Partite

Seguici sui social

News Inter

1 min di lettura

L’Inter torna a pensare Nacho, difensore del Real Madrid che, nel ritorno dei quarti di finale di Champions League contro il Mancheste City ha indossato la fascia di capitano. A confermarlo l’esperto di calciomercato internazionale Fabrizio Romano, che ha inoltre svelato che il giocatore ha comunicato al Real Madrid la volontà di lasciare i blancos […]

1 min di lettura

Si è svolta oggi la presentazione della partnership tra Inter e Unopiù alla quale ha preso parte anche Giuseppe Marotta. A margine dell’evento il Ceo Sport nerazzurro ha rilasciato una breve dichiarazione sul derby di lunedì 22 aprile. “Stiamo respirando proprio aria da derby. E’ normale che per noi rappresenta non solo una stracittadina, ma […]

1 min di lettura

Il noto imprenditore finlandese Thomas Zilliacus in un’intervista ai microfoni di Italian Football Podcast ha parlato del suo recente interesse per l’acquisizione dell’Inter e del futuro della società nerazzurro con Suning al comando. “È ora che Suning venda l’Inter. Non possono più rimandare. Ho fatto un’offerta molto seria e completa per l’acquisto del 100% dell’Inter […]