Bologna-Inter 0-1

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Partita arcigna, giocata a tratti sotto ritmo anche per merito dell’avversario, vinta meritatamente. Come solo l’Inter sa fare, nel bene e nel male, chiudiamo la gara con emozioni speciali: la vittoria, sofferta, arriva grazie al primo gol, desiderato, cercato, atteso del giovane brasiliano Gabriel Barbosa. Unica pecca non poterlo festeggiare nel boato di S. Siro, ma ci si augura non mancherà occasione. Intanto, grazie al gol del numero 96 i nerazzurri mantengono saldo il quarto posto e si affacciano alla gara contro la Roma con lo spirito e i punti giusti per tentare l’impresa.

Partita arcigna, giocata a tratti sotto ritmo anche per merito dell’avversario, vinta meritatamente. Come solo l’Inter sa fare, nel bene e nel male.

La vittoria contro i felsinei era fondamentale per proseguire la rincorsa in campionato e Gabigol ci ha e si è regalato una gioia doppia. Pioli lo lancia con Banega nel secondo tempo per tentare il tutto per tutto, dopo aver atteso invano di sbloccare la gara. Nel primo tempo Palacio, al posto di Icardi, non riesce a finalizzare le occasioni avute; nella ripresa ne Perisic ne Candreva riescono a servire la palla giusta o a sfruttare le opportunità, poche, che si palesano sotto porta. Il Bologna fa filtro a centrocampo, lascia correre sulle fasce, ma non da molta libertà all’attacco nerazzurro. Il primo tempo scorre così tra la noia e qualche occasione, il secondo si avvia sulla stessa lunghezza d’onda. Quando Banega innesca D’Ambrosio e il cross in area trova solo Gabigol, si concretizza la magia. Il gol semplice, ma importante trasforma un pomeriggio grigio in una giornata di sole e di speranze. L’Inter può continuare a sognare insieme ai suoi tifosi.

Sullo scadere poi non poteva mancare l’intervento risolutivo del solito Handanovic che mette così la firma anche su questa gara e si conferma elemento fondamentale per il presente e il futuro nerazzurro. La banda Pioli sembra un’altra squadra rispetto al girone d’andata e in prospettiva non si può che sperare in bene. Per ora l’importante era vincere col Bologna, confermare la fiducia nei propri mezzi, col conforto dei numeri e farsi trovare pronti allo scontro diretto con uno degli avversari più ostici del campionato. Il mister ha rivalutato la rosa intera e anche in una domenica in cui nessuno brilla in modo particolare, eccezion fatta per Joao Mario, è riuscito a ottenere i tre punti con i cambi giusti.

Unica nota stonata l’ammonizione del già diffidato Miranda. Il brasiliano si aggiunge alla lista di quelli che contro la Roma non potranno scendere in campo e aumenta il coefficiente di difficoltà per Pioli nello schierare una difesa competitiva.

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