Riparte il campionato, si ricomincia ancora senza vincere. La gara con la Roma non evidenzia grandi miglioramenti e gli errori grossolani continuano a infliggerci sofferenze e rabbia evitabili. Nonostante tutto questo, i nerazzurri per fortuna non mollano e riescono a riprendere per il rotto della cuffia una partita che, tutto sommato, non si meritava di perdere. Una brutta partita giocata male da due squadre in evidente difficoltà che si sono divise un tempo a testa e i punti a disposizione.

Il primo tempo è più giallorosso per quanto riguarda il gioco: gli ospiti sono più ordinati, riescono a prendere palla e a costruire con ordine; paradossalmente sono i nerazzurri ad avere però più occasioni sotto porta. L’errore di Santon pregiudica la gara e la sbilancia a favore della Roma: l’impressione che stia giocando meglio e che le cose si metteranno male non risolleva gli animi. Perisic e Icardi non riescono a trovarsi, Gagliardini va in confusione nell’impostazione del gioco, tant’è che Spalletti lo inverte prima con Borja Valero che da regista basso è sicuramente più reattivo e poi a inizio ripresa lo sostituisce con Brozovic. Nella ripresa la Roma si spegne, perde quella compattezza iniziale e l’Inter prende il pallino del gioco in mano.

Una brutta partita giocata male da due squadre in evidente difficoltà che si sono divise un tempo a testa e i punti a disposizione.

I nerazzurri schiacciano gli avversari nella loro metà campo, Spalletti butta nella mischia anche Eder e Dalbert e alla fine spunta Vecino che, finalmente, batte Allisson, il portiere giallorosso che a tratti è sembrato imbattibile, ma che nulla può sull’incornata dell’uruguaiano. Nel tabellino non va dimenticato di inserire un palo di Icardi e un possibile rigore non dato sempre a danno del capitano (ancora nel primo tempo).

Al netto degli errori dei singoli che ci possono stare, è mancato, specie nel primo tempo, la compattezza e la chiarezza di idee, la determinazione e la velocità nella costruzione, la mancanza di precisione, al solito, sotto porta. Nonostante le occasioni nerazzurre, in sostanza la Roma ha giocato meglio, l’Inter ha dato l’impressione di essere in grande difficoltà nella costruzione del gioco e dunque anche nell’andare in gol. L’andazzo di fine anno non è cambiato, purtroppo, ma la forma fisica non manca e le potenzialità restano. Cancelo una bella conferma, Candreva ancora sottotono, il centrocampo da registrare assolutamente.

I nuovi innesti di un mercato difficile sono ancora tutti da scoprire: l’auspicio è che diventino un arma in più per risollevare un gioco che al momento langue e dare o meglio ancora, ridare l’entusiasmo di inizio campionato e il conseguente gioco con “garra”, sparito improvvisamente.

Amala.

 

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  • Credo che in certe partite, come quella di ieri sera, sia importante avere soluzioni di gioco diverse dalla solita discesa sulla fascia con cross al centro: infatti con la seconda punta l’Inter ha creato subito difficoltà alla difesa della Roma che aveva sin li bloccato Icardi con Fazio e Manolas che lo blindavano a centro area chiudendo ogni sbocco terminale alle azioni d’attacco

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