Inter-Cagliari 4-0

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Suona la carica dagli spalti e l’Inter ricomincia a segnare e, soprattutto, a vincere. Tre punti per mettere pressione alle due romane in quella che oramai sembra una gara a tre, per due posti nell’agognata Champions League. Spalletti rimette Cancelo al suo posto, Brozovic rientra dalla squalifica, Karamoh parte titolare. La partita è piacevole, gli avversari vengono annichiliti dai padroni di casa e i quattro gol non la dicono tutta sulla mole di gioco dei nerazzurri e le occasioni mancate, specie nel primo tempo. L’auspicio è che ci si ripeta ancora e ancora fino alla fine del campionato, per poter tirare le somme, se non altro, con relativa serenità.

In un’atmosfera quasi di festa, col trombettista che riporta alla mente le cavalcate degli anni ottanta/novanta, quando un altra tromba suonava per l’Inter tedesca, si parte subito alla carica. Punizione di Cancelo, nessuno la tocca e gol del portoghese, alla prima marcatura in nerazzurro. Il resto del primo tempo è la fiera del gol mancato. Karamoh si erge a protagonista in negativo per sua sfortuna. Gol mancati, traverse e sfortuna, per non dire imprecisione eclatante, negano la gioia del gol al diciannovenne, senza che la sua verve e le sue potenzialità ne vengano mortificante. Persino quando si schianta sul palo dopo essere stato travolto dal portiere sardo, gli basta scuotersi la maglia per poi ricominciare. Avrà sicuramente tempo per rifarsi. Nota stonata l’infortunio di Gagliardini, sostituito da Borja Valero. Per il nazionale azzurro distorsione muscolare, da verificare i tempi di recupero. Nella ripresa la mole di gioco prodotta trova anche la sostanza del gol. Segnano Icardi, Brozovic e Perisic. In pratica i migliori in campo vanno tutti a segno, a eccezione di Rafinha che pure meriterebbe la gioia del gol. Esce anche Miranda, in affaticamento, sostituito da Ranocchia. La gara è monotematica in sostanza, ma resta piacevole. Non mancano episodi come il rigore non fischiato per un fallo di mano in area rossoblu, nonostante la verifica VAR con conseguente coro sull’insensibilità dell’arbitro. Resta solo qualche dubbio sulla reale lettura dell’incontro: tanti i meriti dell’Inter, ma il Cagliari non ha fatto granché per cambiare l’inerzia della gara in ottica conservativa per il prossimo, ravvicinato, scontro diretto. C’è  dunque da attendere le prossime gare per stabilire il livello concreto di crescita, seppure con grande fiducia.

L’auspicio è che ci si ripeta ancora e ancora fino alla fine del campionato, per poter tirare le somme, se non altro, con relativa serenità.

Bravi tutti. Rafinha un funambolo in mezzo al campo. Cancelo una spina nel fianco inarrestabile. Icardi finalmente mobile sul fronte d’attacco come forse mai prima d’ora, sale e fa salire la squadra, una prestazione maiuscola e 25 gol in questa stagione, nulla da aggiungere. Perisic senza freni, finalmente torna al gol, al novantesimo. Brozovic corona la sua prestazione con un gol epico. Handanovic passa la serata a giocare a ramino con quelli dietro la porta…

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