Nel boxing day all’italiana ne succedono di ogni fuori e dentro al campo. Meglio concentrarsi sul gioco del calcio, per ora.

La partita col Napoli è una sfida appassionante, si sfidano la seconda e la terza e considerando il campionato a sé stante della prima, si può parlare di sfida di vertice. La gara si rivela appassionante e divertente, il gioco delle due squadre è piacevole, frizzante, entrambe giocano a viso aperto, potendo contare su difese di altissimo livello. Non è un caso che tra i migliori in campo risulteranno i centrali difensivi da ambo le parti. La vittoria finale è rocambolesca, in pieno stile “pazza” Inter e fa esultare il popolo nerazzurro. Il gol vittoria è siglato dal giovane “toro” Lautaro Martinez che esplode di gioia e di rabbia a sua volta: è il classico episodio che esalta il giovane campione relegato troppo spesso in panchina, a torto o a ragione.

Un peccato che una così bella partita sia stata macchiata dai tanti episodi che col calcio poco ci entrano.

La gara regala subito emozioni con Icardi che pronti, via tira da centrocampo a porta è prende la traversa spaventando il portiere partenopeo. Poi è un susseguirsi di emozioni. Il primo tempo è sicuramente di marca nerazzurra con poche, ma nitide occasioni e lo zero a zero finale non racconta del bel gioco, delle azioni da gol e della verve interista quasi sorprendente. La ripresa comincia come ci si era lasciati, ma a mezz’ora dal termine sale in cattedra il Napoli che arriva a sfiorare il vantaggio, se non ci fosse il prode Asamoah appostato sulla linea.

A dieci minuti dal termine cambia di nuovo tutto con l’espulsione di Koulibaly, sicuramente uno dei migliori in campo. L’Inter ritrova forza e coraggio fino al gol di Lautaro. Nel finale di gara anche Insigne viene espulso e il Napoli non ha più ne la forza ne il tempo per provare a recuperare. L’Inter si aggiudica meritatamente una bella gara, sportivamente parlando e riassesta la terza posizione a -5 dagli azzurri di Ancelotti.

Tra i nerazzurri spiccano Icardi, Joao Mario e Skriniar, ma non sono da meno Politano, Borja Valero e Brozovic, già diffidato, ammonito e fuori dai giochi al prossimo giro. Bene anche Keita Balde che ingaggia una sfida personale con Insigne e la vince sui nervi, mentre Lautaro non deve far altro che farsi trovare pronto. Il calo nella seconda parte di gara è figlio del calo di Borja Valero, sostituito da Vecino e di Perisic che parte bene, ma poi sparisce quasi del tutto. Nel complesso una gara ben giocata e ben organizzata dal mister, nonostante i suoi detrattori.

Un peccato che una così bella partita sia stata macchiata dai tanti episodi che col calcio poco ci entrano. Per una volta che in una sfida di primo piano si gioca a calcio, divertendo ed emozionando, cosa rara in serie A, si finisce a dover parlare di altro.

Dall’esclusione punitiva di Nainggolan alle polemiche sull’arbitro di De Laurentiis, dalle risse tra ultras prima della partita ai cori razzisti contro Koulibaly per finire, notizie recenti, agli accoltellamenti di alcuni tifosi napoletani e la morte di un tifoso nerazzurro investito da un van nel parapiglia pregara. Cosa dire…. tutto questo porta solo una grande tristezza.

E spiace ancora di più che queste cose accadano a S. Siro, ai margini di una gara della nostra beneamata, per di più meritatamente vincente.

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