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E’ tutta colpa di Gagliardini?

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Amici nerazzurri, il Liverpool di Klopp è campione d’Inghilterra dopo 30 anni.
Decisiva la sconfitta del City contro il Chelsea. Perché vi parlo del Liverpool? Cosa c’entra con l’Inter? Ve lo dico subito.

Il pareggio con il Sassuolo ancora non è stato digerito da molti di noi; la rabbia è tanta per una partita buttata via. Forse analizzando la squadra campione d’Inghilterra, potremmo trovare un po’ di sollievo.
Klopp arriva al Liverpool nel 2015. Acquista Firmino e si posiziona ottavo e perde una finale di Europa League contro il Siviglia. La stagione successiva arriva Manè il Liverpool finisce terzo ma senza trofei. Nel 2018, con il solo acquisto di Salah, riesce ad arrivare secondo e in finale di Champions, persa poi contro il Real Madrid. 3 anni senza trofei. In Italia sarebbe stato definito un fallimento, in Inghilterra invece lo definiscono “project”, progetto. Infatti, nella stagione 2018/2019, con un mercato semplice e mirato, i Reds vincono la Champions League. Infine come sappiamo, quest’anno sono diventati campioni d’Inghilterra. Un bella favola calcistica.

Vorrei far soffermare la vostra attenzione sul numero 5. Il 5 è il numero delle stagioni che il Liverpool ci ha messo per vincere il titolo ma è anche il numero di maglia del giocatore più attaccato sui social in questo periodo, Roberto Gagliardini. Non sono qui a dire se giustamente o no, ma cari amici nerazzurri, guardiamoci tutti un attimo allo specchio e chiediamoci ” è davvero colpa di Gagliardini se non siamo più in lotta per lo scudetto?” oppure ” questa Inter poteva davvero vincere lo scudetto?”. Rispondo io per voi, con un secco e semplice NO.

L’Inter di Antonio Conte ha fatto e sta facendo una grande stagione. Perché 58 punti, con 5 pareggi e 3 sconfitte (due delle quali contro la Juventus), non ha niente a che vedere con il termine fallimento. Siamo usciti ai gironi di Champions contro 2 squadre più forti di noi, dando il massimo. Abbiamo sfiorato la Finale di Coppa Italia e siamo agli ottavi di Europa League. Io, scusatemi la sincerità, ma sono felice di questa Inter. Purtroppo in Italia siamo bravi solo a giudicare, a partire da noi tifosi. Vogliamo vincere tutto e subito. Senza “se” e senza “ma.” Ma il calcio non funziona così, il calcio è un’altra cosa.
Ci vuole pazienza, calma e sopratutto un progetto forte e stabile, come quello che l’Inter sta costruendo con Antonio Conte, un’allenatore che ha vinto tanto ma che non ha mai avuto, come nessuno tra l’altro, la bacchetta magica. Quindi se volete, cari amici nerazzurri, scendete dal famoso “carro” adesso. Perché quando arrivare il momento di gioire e fidatevi arriverà, non voglio vedervi insieme a me. Tanto, lo sappiamo tutti, il tifoso Interista è così no?

Dice di stare sempre vicino alla squadra certo, ma è anche il primo a mettersi il bastone tra le ruote non vedendo la realtà dei fatti. Volevamo lo scudetto? La coppa Italia? Un trofeo europeo? Bhe ci siamo illusi, ma la colpa è solo nostra. Ne di Gagliardini, ne di Ranocchia e nemmeno di Conte. La colpa è nostra e basta.
Adesso, ci aspettano 11 partite fino alla fine del campionato. Non so se le vinceremo tutte o no e nemmeno questo chiedo alla mia squadra. Però una cosa, noi tifosi dell’Inter potremmo iniziare a fare. Guardare la realtà così com’è. Gioire per quello che abbiamo, no soffrire per quello che ci manca. Gli errori ci saranno sempre, in qualunque momento ci saranno situazioni difficili ma non dobbiamo abbandonare la speranza e la calma, basi che hanno portato il Liverpool di Klopp ad alzare uno dei trofei più importanti del mondo.
Quindi, cari amici nerazzurri, abbandoniamo quel pessimismo che tanto ci contraddistingue e diventiamo anche noi base del progetto INTER, lasciando agli altri i lori fallimenti.
AMALA!!!

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  • Sono completamente d'accordo con questa breve ma precisa analisi. Oggi più che mai senza un progetto indistriale, prima ancora che calcistico, non si può pensare di vincere, figuriamoci di aprire un ciclo, di posizionarsi ai vertici del calcio mondiale. L'Inter di Zangh ha un progetto indistriale serio, affidabile, ha manager di livello internazionale, incluso Antonio Conte e lo staff tecnico, ha un obiettivo preciso da conseguire attraverso precisi step, come ad esempio essere in linea con i criteri di Fair play finanziario imposti a tutte le società di calcio. Non dimentichiamoci che prima dell' ingresso della famiglia Zangh eravamo in profonda crisi finanziaria e quasi fuori da qualsiasi contesto europeo a causa di questa crisi.
    Guardiamo avanti verso gli obiettivi prestigiosi che nel tempo conseguiremo stabilmente.
    C'è solo l'inter. Not for everyone.

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La Redazione