La Nazione di Roberto Mancini sta facendo sognare i tifosi italiani. L’avventura dell’Italia verso la qualificazione al Mondiale 2022 sta andando a gonfie vele.
E’ un emozione e un privilegio indossare la maglia Azzurra ma tra i giocatori che hanno fatto bene con l’Inter nella storia passata ce ne sono tre che non sono mai stati convocati in Nazionale.
Sono Evaristo Beccalossi, Domenico Morfeo e Maurizio Ganz.
Quando genio e sregolatezza si incrociavano non si poteva non pensare a Evaristo Beccalossi. Uomo di fantasia dell’Inter campione d’Italia di Eugenio Bersellini, ha pagato un rapporto mai nato con il commissario tecnico Enzo Bearzot. Cresciuto a Brescia iniziò con la squadra della sua città prima di essere portato in nerazzurro nel 1978. Dopo un primo anno di ambientamento la Beneamata volò nella stagione successiva vincendo il suo dodicesimo Scudetto. Lasciò l’Inter nel 1984 per provare l’esperienza alla Sampdoria, ma fu un fiasco e iniziò a girovagare per la provincia fino a quando non si ritirò nel 1991 a Breno, in Val Camonica.
Maurizio Ganz
Segnò dovunque, con chiunque, tanto da meritarsi l’appellativo di “el segna sempre lui”. Ganz e il goal hanno sempre avuto un rapporto strettissimo, duraturo per tutto l’arco della sua carriera. Cosa gli mancò? La Nazionale che, stranamente, nonostante i suoi trascorsi anche con squadre importanti non lo considerò. Con la maglia dell’Inter ha collezionato 98 presenze e 39 gol. Il suo anno di grazia con la maglia nerazzurra fu nella stagione 1996-97 quando addirittura fu il capocannoniere della Coppa Uefa con 8 gol in 11 partite giocate.
Domenico Morfeo
Mister assist, uno dei talenti più puri mai sbocciati del tutto della Serie A. Morfeo è il fantasista per eccellenza, l’uomo dell’ultimo passaggio, in grado di mandare in porta indistintamente varie tipologie di attaccanti. Cross, filtranti, profondità. Non bastarono per la chiamata in azzurro. E’ stato nell’Inter solo una stagione (2002/2003) nella quale ha disputato 25 partite e segnato 2 gol. Anche i tifosi nerazzurri però hanno notato subito la sua classe fuori dal comune e si sono esaltati grazie alle sue giocate imprevedibili.