Arrivano molte reazioni alla nascita della SuperLega. Secondo lo spagnolo As, la FIGC e le federazioni inglese e spagnola stanno valutando anche l’ipotesi di non riconoscere i campionati attualmente in corso se le squadre vincitrici fanno parte dell’elenco dei 12 club fondatori della nuova competizione. Sarebbe così a rischio anche lo Scudetto dell’Inter. Uno scenario da escludere perchè il campionato in corso è iniziato con determinate regole che non possono essere stravolte strada facendo.
Il primo potrebbe portare all’esclusione di Inter, Juventus e Milan dalla Serie A, che perderebbe di colpo i tre club più titolati e con più tifosi. Uno scenario che inevitabilmente indebolirebbe il nostro campionato nazionale, sia a livello di potenziale economico che di spettacolo. Ipotesi non plausibile per ragioni storiche, economiche e di costume.
Un secondo scenario potrebbe consentire a Inter, Juventus e Milan di partecipare sia alla SuperLega che alla Serie A, ma in questo caso il ‘gap’ con gli altri 17 club rischierebbe di diventare eccessivo. I club partecipanti alla Superlega, infatti, godrebbero di introiti stellari (si parla di contributi una tantum pari a 3,5 miliardi) che permetterebbero loro di scavare un solco enorme con le altre compagini. Ma il risvolto della medaglia potrebbe essere che Juve, Milan e Inter rinuncino (in parte o totalmente) ai denari dei diritti della Serie A che andrebbero riversati e spalmati sulle 17 restanti società del campionato.
Il terzo scenario sarebbe un ‘compromesso’ che consentirebbe a Inter, Juventus e Milan di continuare a partecipare alla Serie A e, contestualmente, garantirebbe loro un occhio di riguardo da parte della Uefa in merito alla partecipazione alla Champions League: in soldoni, ai Club Fondatori (incluse i tre italiani) sarebbe garantita – con una modalità ancora da definire – la certezza di prendere parte alla competizione più ricca (e più prestigiosa), indipendentemente dai risultati ottenuti sul campo.