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IL RETROSCENA – L’addio di Lukaku? C’è lo zampino di Mino Raiola

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Il piano era questo: Erling Haaland al Chelsea. Con il norvegese a Londra dai campioni d’Europa, Lukaku sarebbe rimasto all’Inter. “Purtroppo, la trattativa che poteva arrivare ad un finale differente ha visto ancora una volta lo zampino di Mino Raiola, che ha rovinato tutto per cifre e commissioni ritenute sproporzionate – scrive fanpage.it – cifre ‘assurde’ nello stile di Raiola che ha già dato prova di non rinunciare ad eventuali emolumenti di natura personale nel momento in cui si trattano i suoi assistiti (il ‘caso Donnarumma’ su tutti). L’indiscrezione parla di una commissione pari a 40 milioni di euro per il trasferimento di Haaland a Londra. La trattativa sarebbe stata epocale: il Borussia – che ha in scadenza il giocatore nel 2022 e sul quale scatterà una clausola da 70 milioni – ha fatto un prezzo altissimo per cedere l’attaccante subito, circa 175 milioni. Oltre alla cifra esorbitante, Raiola avrebbe chiesto uno stipendio pari a 50 milioni a stagione, più la sua commissione. Il tutto ha fatto desistere il pur propenso Abramovich che ha quindi deciso di cambiare rotta, virando in modo deciso su Lukaku”.

Per il Chelsea l’affare Haaland sarebbe stato insostenibile, quasi 300 milioni: 175 milioni per il cartellino, 50 milioni a stagione per lo stipendio, altri 40 a Mino Raiola per la commissione e 20 milioni finali da girare al papà di Haaland. Il tutto senza dimenticare eventuali bonus aggiuntivi, in base a risultati e prestazioni.
Lukaku invece è costato 115 milioni per il cartellino più uno stipendio da 15 milioni di euro compresi i bonus. A conti fatti, un risparmio da 170 milioni di euro.

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La Redazione