Roy Hodgson, un passato sulla panchina della Svizzera ed ex tecnico dell’Inter, al Corriere della Sera parla dell’esperienza alla guida dei nerazzurri sul finire degli anni Novanta.
Che posto occupa l’esperienza con l’Inter?
“Un posto molto importante. Per le persone che ho conosciuto, a cominciare dal presidente Moratti e da Giacinto Facchetti, e poi per i tifosi. È stata un’esperienza intensa umanamente e professionalmente, dalla quale ho imparato molto. Venivo da tanti anni fra Scandinavia e Svizzera ed era un passo decisamente in avanti per me, sotto tutti gli aspetti, anche quello della “football crazyness”, la pazzia per il calcio. Ho sempre apprezzato l’opportunità che mi è stata data e ho cercato di dimostrarlo in ogni partita durante quei due anni”.