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Marotta: “Brozovic e Perisic? L’Inter dà tanto ai giocatori, rinnovi possibili. Se saltava Inzaghi…”

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L’amministratore delegato dell’Inter, Beppe Marotta, protagonista oggi di un incontro al “Pirellone” con l’Inter Club del Consiglio Regionale della Lombardia. Intervistato da Fabrizio Biasin, il dirigente nerazzurro ha toccato diverse tematiche.

La qualificazione agli ottavi

“I giocatori e il tecnico hanno conseguito un traguardo importante che mancava da dieci anni. Abbiamo dato una svolta a un cammino di transizione, oggi siamo in un palcoscenico più consono alla storia del club”.

Su Inzaghi

“Ho avuto modo di lavorare con lui da calciatore: umanamente risponde ai requisiti, poi c’è la parte professionale e per quel che ha mostrato alla Lazio aveva dato l’esempio di un allenatore vincente, giovane, dinamico, che raccoglieva tante caratteristiche positive. Abbiamo fatto una scelta nell’arco di ore con un allenatore che si adattava benissimo anche per questione di modulo, uguale a quello di Conte. I risultati di inizio stagione sono stati soddisfacenti. Inzaghi era nel taccuino mio, di Ausilio e Baccin. Abbiamo anticipato di qualche ora il rinnovo con la Lazio. Siamo stati tempestivi. Non sarebbe stato facile se avesse firmato con la Lazio, posso dirti che cercavamo un allenatore italiano”.

Sulla proprietà

“La proprietà deve dare stabilità. Faccio un atto di ringraziamento alla famiglia Zhang, in primis Steven che è molto appassionato di questa società. In questi anni sono stati profusi centinaia di milioni di euro. Se l’Inter ha trovato stabilità e ha dato spazio a un periodo vincente lo deve alla famiglia Zhang. La pandemia ha creato problemi a tutti e anche Suning ne ha risentito, ma la vicinanza non è mai mancata. La garanzia è darci copertura”.

I rinnovi di Brozovic e Perisic

“Se i calciatori vogliono restare siamo orgogliosi di tenerli. La volontà del giocatore è fondamentale. Noi non possiamo dispensare milioni, se esiste la possibilità che i calciatori capiscono il nuovo modello del calcio italiano e dell’Inter si può proseguire. Con grande orgoglio, dico che l’Inter dà tanto ai giocatori. Credo che altrove sia difficile trovare questo affetto, serietà, professionalità, competitività rappresentata dalla Serie A. Credo proprio si possa arrivare a un accordo”.

L’arrivo all’Inter

“Sono molto contento di essere all’Inter. Andavo a vederla ad Appiano Gentile in bici da casa, era la Grande Inter e mi ricordo tante partite viste. Allora c’era l’usanza delle milanesi di andare in ritiro a Como o Varese. Ho conosciuto Suarez che avevo 10 anni. Da piccolo tifavo Varese e se sono qui oggi lo devo a quella società”.

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La Redazione