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MERCATO – L’Inter punta alla separazione con Sanchez: sette i profili seguiti per sostituirlo

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Alexis Sanchez è tornato da poco a disposizione dell’Inter dopo l’ennesimo infortunio rimediato con la Nazionale cilena. Tuttavia, il club nerazzurro non ha abbandonato l’idea di separarsi dal cileno qualora dovessero arrivare proposte concrete già a gennaio. Come riporta La Gazzetta dello Sport, il Nino Maravilla “ha un contratto da 7 milioni netti a stagione (poco più di 9 lordi grazie ai benefici del Decreto Crescita) fino a giugno 2023. Ai nerazzurri non dispiacerebbe risparmiare i 13,5 milioni ancora da corrispondere al Nino fino al termine del contratto, e sarebbero anche disposti a trovare la formula migliore per il cileno, ma finora non sono giunte proposte concrete. Solo ammiccamenti tra qualche club estero (soprattutto in Liga e Ligue 1) e l’entourage dell’attaccante in ottica di una possibile risoluzione anticipata con l’Inter. Nel frattempo, le pur positive prestazioni di Sanchez non hanno cambiato le valutazioni e le conclusioni maturate in casa nerazzurra negli ultimi due mesi circa l’opportunità di dirsi addio il prima possibile“.

E per sostituirlo? Marotta e Ausilio hanno stilato una lista di sette nomi (tutti tra i 19 e i 23 anni) per raccoglierne l’eredità. Le prime tre piste sono italiane e, per percorrerle, il club nerazzurro dovrebbe battere la concorrenza di Juventus e Milan su tutte. “In cima alle preferenze c’è la coppia del Sassuolo Scamacca-Raspadori, nei quali i dirigenti nerazzurri vedono i vice Dzeko e Lautaro. Il problema è che per i due azzurri gli emiliani chiedono cifre comprese tra i 30 e i 40 milioni, cifre su cui i nerazzurri non intendono nemmeno iniziare a trattare. Diverso sarebbe se le pretese calassero, perché tanto Scamacca quanto Raspadori vengono considerati profili ideali nell’immediato e in prospettiva”.

Se non dovesse rivelarsi possibile giungere a uno dei due attaccanti del Sassuolo (Raspadori favorito sul compagno di squadra), l’Inter potrebbe guardare ad un profilo ancora più giovane. “Ha meno esperienza e un costo più contenuto, ma è già nel mirino di mezza serie A: si tratta di quel Lorenzo Lucca esploso nelle ultime due stagioni a Palermo e Pisa, che però rappresenta ancora una scommessa a tutti gli effetti”.

Altri tre nomi, invece, portano dritti in Sudamerica. “I profili individuati, per i quali la scorsa settimana si è mosso in persona anche Baccin, sono quelli dell’argentino Julian Alvarez e degli uruguaiani Agustin Alvarez e Matias Arezo. A dispetto dell’età, dai 21 del primo ai 19 dell’ultimo, sono tutti talenti già ben noti ai talent scout di mezza Europa, difatti la concorrenza è probabilmente ben più agguerrita che nel caso degli italiani di cui sopra. Le richieste iniziali si aggirano sui 20 milioni di euro per ciascuno dei tre, ma la probabilità di dover partecipare a un’asta è molto elevata. Per Arezo ci sarebbe da superare la concorrenza di Liga e Bundesliga, per i due Alvarez invece si dovrebbe duellare a suon di milioni con diversi club di Premier (senza contare possibili inserimenti di altri club nostrani, dal Napoli al Milan). In ogni caso, i tre talentuosi attaccanti sudamericani hanno convinto dal punto dal punto di vista tecnico, soprattutto l’argentino Alvarez. A cifre contenute, magari con pagamenti dilazionati nel tempo, possono diventare obiettivi concreti“.

L’ultimo nome corrisponde all’attaccante che al Bernabeu era titolare per il Real Madrid, al posto dell’infortunato Benzema: si tratta di Luka Jovic, che resta ai margini del progetto di Ancelotti. Il club “non si opporrebbe di certo alla sua partenza, ma i madrileni preferirebbero monetizzare dopo 60 milioni investiti nel 2019. L’ideale sarebbe una cessione, ma in mancanza di offerte potrebbero anche accontentarsi di un prestito. In quel caso, l’Inter potrebbe anche provarci, a patto però di strappare condizioni favorevoli sull’ingaggio del serbo che a Madrid guadagna 10 milioni lordi all’anno. Decisamente fuori dai parametri nerazzurri. Ma Jovic piace e con un piccolo sforzo di tutte le parti in causa, Madrid compreso, il colpaccio potrebbe anche concretizzarsi”.

(FONTE: LA GAZZETTA DELLO SPORT)

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Published by
Simone De Stefanis