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Capienza, tempi di realizzazione, foto: sarà così il nuovo stadio di Inter e Milan?

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Milan e Inter hanno presentato questa sera il rendering aggiornato del progetto del nuovo stadio di Milano, che dovrebbe diventare la nuova casa delle due milanesi al posto di San Siro. Ecco le prime immagini di quello che potrebbe diventare il nuovo impianto di rossoneri e nerazzurri.

I tempi di realizzazione? Un membro del CEAS Patrizia Polenghi ha illustrato nei dettagli la proposta avanzata dai due club milanesi. Emerge che la riqualificazione dell’intera area avrà due fasi di cantiere: una dalla durata di circa 3,8 anni (1400 giorni) e un’altra, conseguente, dalla durata di 2,7 anni (1000 giorni). Dunque per costruire il nuovo stadio ci vorranno minimo 6 anni di lavori.

Alessandro Antonello, CEO dell’Inter, ha parlato a margine della conferenza in cui sono state presentate le tappe che segneranno il dibattito pubblico relativo alla proposta del nuovo stadio a San Siro: “Il punto di forza e la chiave del progetto è la sostenibilità, dal punto di vista ambientale, sociale, economico per i due club – ha dichiarato a Sport Mediaset – È essenziale per noi avere un nuovo stadio nel più breve tempo possibile, per avere risorse da investire nella squadra e tornare ad essere competitivi in Europa”.

Il Chief Operating Officer dell’Inter Mark Van Huksloot è intervenuto a margine del primo incontro del dibattito pubblico sul nuovo stadio di Milano che si sta svolgendo in questi minuti a Palazzo Marino. Questo il suo intervento: “Il Progetto prevede un nuovo stadio, moderno, che ha tutti i comfort per i tifosi, anche l’accessibilità per tutti, diversamente abili compresi. Crediamo che 60.000 posti è la capienza giusta: frutto di analisi di dati storici dal 2015 in poi e abbiamo visto che i due club non hanno superato mai i 60/65.000 posti fatta eccezione per poche partite come i derby. Dall’altra parte abbiamo numeri incoraggianti dopo il covid e anche per i successi delle squadre. Ma i dati delle vendite dei biglietti vanno analizzati: più della metà sono abbonati che prendono l’abbonamento per andare alla grande partita, mentre una partita non di cartello non vengono. Dobbiamo limitarci ai due anelli: il terzo anello è più costoso e pesante degli altri due”. 

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Published by
La Redazione