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Acerbi, Asllani e Dzeko: Inzaghi costretto a cambiare la spina dorsale dell’Inter

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Stando alla Gazzetta dello Sport, contro la Roma, Inzaghi sarà costretto per diversi motivi a schierare Acerbi, Asllani e Dzeko. “Nessuno dei tre impegnati a San Siro sarebbe il titolare e invece il mister inizia questo ciclo da far tremare i polsi navigando ben distante dalle certezze di qualche mese fa. Il tramonto di Stefan de Vrij ha, infatti, aperto a Francesco Acerbi le porte della difesa: chissà per quanto governerà lui. Edin Dzeko, invece, è costretto ancora agli straordinari, visto che il flessore possente della coscia sinistra di Romelu Lukaku ci sta mettendo più del previsto a guarire dalla “distrazione” di fine agosto. A complicare il tutto, ci si è messa pure la sosta delle nazionali per la Nations League sul cui altare Marcelo Brozovic ha sacrificato (almeno) il prossimo mese di calcio giocato”.

Acerbi, Asllani e Dzeko contro la Roma

“In realtà i cambiamenti frenetici nell’Inter non hanno fatto bene a questo inizio di stagione nerazzurro. Le partite ravvicinate hanno modificato il quadro di riferimento attorno a cui si è mosso Inzaghi, mai come stavolta incline a un turnover scientifico. Gli infortuni, però, lo hanno obbligato a far diventare i “piani B” quasi dei “piani A”: Simone ha dovuto trasformare l’eccezione in normalità e così nessuno si è stupito nel vedergli schierare nove formazioni diverse in nove partite. Mai la stessa per due di fila”.

Le condizioni di Lukaku

La Gazzetta dello Sport ha fatto il punto sulle condizioni di Romelu Lukaku, che continuerà a restare fuori. “Per la quinta volta consecutiva in campionato, per la settima partita stagionale. Niente Roma, quindi. E pure il Barcellona adesso è a fortissimo rischio. Il campionato dell’Inter ripartirà, ma senza Romelu Lukaku nel motore nerazzurro, ancora costretto ai box dall’infortunio al bicipite femorale accusato in allenamento a fine agosto. La tabella di recupero diceva 20 giorni, ma siamo già oggi al mese di assenza. Un tempo lunghissimo che sembra non finire mai”.

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Published by
Andrea Gussoni