Il tecnico del Porto Sergio Conceiçao commenta la sconfitta di San Siro con l’Inter.
“Gli ultimi dieci minuti sono stati difficili per noi. Otavio è stato espulso, il cartellino ci può stare e ci sono anche giocatori dell’Inter che lo meritavano. Credo lo meritasse Lautaro e così non avrebbe giocato al Dragao.
La partita è stata molto bilanciata e competitiva. Ricordo una parata di Costa su Bastoni nel primo tempo, ma anche noi abbiamo avuto diverse occasioni per fare gol. E nel secondo tempo avremmo dovuto essere più aggressivi, abbiamo perso dei palloni pericolosi, poi è arrivata l’espulsione: sapevo che in quel momento Inzaghi avrebbe esplorato un po’ l’ampiezza come ha fatto durante tutta la partita. Abbiamo preparato tutto questo, poi siamo mancati dentro l’area nei momenti decisivi della partita.
L’Inter sicuramente ha fatto una buona partita, ma se alla fine guardiamo le occasioni credo che avremmo potuto fare un risultato diverso”.
In conferenza stampa Sérgio Conceição, allenatore del Porto, ha fatto il punto sulla sfida con l’Inter.
“Questa partita non è tra Simone Inzaghi e Sérgio Conceição (ex compagni di squadra alla Lazio, ndr), ma tra Inter e Porto, due club storici. È un piacere essere qui e incontrarlo di nuovo, ovviamente, ma il mio focus è sulla partita e mi aspetto un duello difficile contro una squadra che ha perso solo una partita negli ultimi tre mesi. In ogni caso l’Inter, come tutte le squadre, ha dei punti deboli e cercheremo di sfruttarli”.
Il tecnico dei portoghesi ha elogiato il club nerazzurro:
“L’Inter è una squadra forte, piena di grandi giocatori, che gareggia in uno dei campionati più competitivi al mondo e che ogni settimana ha duelli di altissimo livello. Conosciamo la qualità individuale e collettiva dell’Inter, conosciamo anche la nostra qualità collettiva e individuale. Siamo una società storica e, inoltre, non sono nuovo in queste peregrinazioni, né lo sono alcuni dei giocatori che sono con me da tempo. Abbiamo preparato la partita per dare una buona risposta e una buona risposta è andare ai quarti”.