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Stadio, scontro Inter-Milan: anche i nerazzurri pronti a lasciare San Siro

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Il Milan molla l’Inter e progetterà uno stadio tutto suo. Secondo la Gazzetta dello Sport “dal club della famiglia Zhang filtra una fortissima irritazione, un fastidio evidente per come nelle ultime settimane il tema nuovo stadio di Milano sia stato affrontato in pubblico e sulla stampa dal Diavolo” e la spaccatura totale appare sempre più vicina: come filtra da Viale della Liberazione, “la richiesta di un incontro con RedBird per definire la strategia comune sulla Cattedrale è sempre stata elusa”. Una sorta di ‘scortesia istituzionale’ che Zhang non si aspettava dai cugini.
Per l’Inter restare nell’area di San Siro resta la priorità, ma se con il Comune non si arriverà alla fumata bianca e se il Milan alla fine dovesse davvero isolarsi, allora Suning farà la sua scelta alternativa. “Escluso che l’Inter rimanga al Meazza, nemmeno in caso di importanti lavori di ammodernamento, anche i nerazzurri cercheranno un’altra zona dove costruire la nuova, ricca casa”, chiosa la rosea, ipotizzando anche che la Scala del Calcio possa restare in piedi. Ma senza più pallone.

Nuovo stadio, il Milan molla l’Inter. I dettagli

Il Milan molla l’Inter e progetterà uno stadio tutto suo. “Il Milan sta risalendo anche le classifiche del bilancio, oggi ha una proprietà solida e riconosciuta – scrive la Gazzetta dello Sport. – Pronta a un investimento milionario per dotarsi di un nuovo impianto. Condizioni che la allontanano dall’Inter. Il fondo Oaktree gioca con Suning lo stesso ruolo che in passato Elliott aveva con Li Yonghong. È in attesa che il prestito venga restituito, altrimenti diventerà padrone delle quote. Il futuro è tutto da scrivere, c’è molta incertezza, mentre il Milan ha già tracciato chiaramente il proprio percorso, che a meno di grandi sorprese porterà altrove. Eccoci dunque arrivati al bivio e qui le strade si separeranno: Milan da una parte, Inter dall’altra.
Sesto San Giovanni è una delle tre ipotesi. La prima in ordine temporale: è quella su cui il club lavora da più tempo. Si tratta dell’area delle ex acciaierie Falck, un contesto privato in cui il Milan sarebbe libero dalle procedure pubbliche. Vantaggi (tra i tanti): lo spazio (enorme) a disposizione e un’amministrazione comunale che si è chiaramente espressa in favore del progetto rossonero. Svantaggio (tra i tanti): l’idea di giocare, per la prima volta, fuori dal comune di Milano.
Ipotesi numero due: San Donato, comune dell’hinterland come Rozzano, altra soluzione considerata.
Terza via: l’area “La Maura”, vicina a San Siro, in un terreno di 75 ettari di proprietà del gruppo Fcma utilizzato per l’allenamento dei cavalli”.

Nuovo stadio, Sesto San Giovanni balza in pole position. Addio a San Siro?

Il nuovo stadio di Inter e Milan potrebbe davvero sorgere a Sesto San Giovanni. Mentre a San Siro si continua a discutere tra vincoli e problemi burocratici, nel comune limitrofo si sogna. Nerazzurri e rossoneri sarebbero accolti a braccia aperte.

Nuovo stadio, il sindaco di Sesto San Giovanni

“Le porte non sono aperte, sono spalancate – ha spiegato a Libero Roberto Di Stefano, sindaco di Sesto San Giovanni -. Spostare lo stadio a Sesto è l’unica soluzione possibile sia per i club coinvolti che per uno solo, al limite. Abbiamo un’area dismessa (le ex aree Falk, ndr) che è la più grande d’Europa, parliamo di uno spazio di un milione e 500mila metri quadrati. È già bonificata e con minime varianti al progetto potremmo partire in tempi rapidi. Tra l’altro è un’area privata, quindi non ci sono i vincoli che potrebbero esserci a Milano. Anche nell’ottica della città metropolitana che sarebbe il caso di ricordare che Milano non finisce con il solo territorio cittadino. Sesto è collegato da tre fermate della metropolitana, dalla tangenziale, dai mezzi, dalla ferrovia. In dieci minuti sei in Duomo. La rete dei servizi c’è, è capillare. Sarebbe un’ottima idea, noi siamo pronti”.

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La Redazione