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Condò: “Inter sempre sotto processo, sotto porta servirebbe un po’ di veleno”

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Paolo Condò ha fatto il punto sul campionato per La Repubblica: “Ora che siamo a due terzi del cammino, la principale difficoltà consiste nell’esprimere un giudizio equilibrato su un gruppo di squadre delle quali stiamo finalmente apprezzando il rendimento nelle coppe dopo anni di delusioni; peccato però che in campionato le stesse squadre abbiano abbandonato da mesi la lotta per lo scudetto, accumulando ritardi abissali dal magnifico Napoli”.

Le parole di Condò

“Per la Champions sono rimaste in quattro per tre posti, è verosimile che almeno le milanesi si sentano certe del traguardo minimo (non lo sono, ma all’inconscio calcistico non si comanda, quasi come all’amor). Viene da lì la magra dell’Inter con lo Spezia: domina per inerzia salvo sciogliersi sotto porta, dove occorrerebbe un po’ di veleno, e finisce per perdere. Occasione per il Milan, che stasera affronta la Salernitana con l’obiettivo di tornare al secondo posto. La sua missione europea è già riuscita, quella dell’Inter andrà in onda domani, e siamo pronti al paradosso di una squadra perennemente sotto processo (con dei motivi, sia chiaro) che si guadagna un posto fra le prime otto d’Europa”.

Il futuro di Brozovic

La Gazzetta dello Sport ha fatto il punto della situazione su Marcelo Brozovic: “Oggi è una riserva e la parabola ha dell’incredibile, a pensarci bene. Perché una delle priorità del mercato della scorsa estate è stata quelle di trovare un vice al croato. Trovato, puntualmente: 14 milioni di euro investiti, tra prestito e obbligo di riscatto, su Asllani. Oggi la guida dell’Inter non è né di Brozovic né dell’albanese, che fatica pure a ritagliarsi spezzoni di partite. Al comando c’è il terzo uomo, Calhanoglu. E’ molto più logico pensare che in estate le strade del croato e dell’Inter si divideranno. La gestione dell’infortunio pre Mondiale e quella del post, con il regista che si è affidato alle cure del “santone” Milutinovic, non è certamente andata a genio alla società. Adesso c’è una stagione da terminare, come pure davanti agli occhi ci sono obiettivi concreti da centrare. Il compito di Inzaghi non può non essere quello di tenere sul pezzo il giocatore”.

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Published by
Andrea Gussoni