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Sala: “Non mi auguro derby di Champions, si soffrirebbe troppo”

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Il sindaco di Milano Beppe Sala ha parlato del possibile derby di Champions League tra Inter e Milan. “Non mi auguro un derby, si soffrirebbe troppo anche se vorrebbe dire che una delle due milanesi sarebbe in semifinale. E’ una grande notizia. Apparentemente può sembrare che le squadre italiane, Milan e Inter in particolare, siano di un livello inferiore rispetto a squadre più titolate che sono o che saranno nei quarti, però questa formula e queste doppie partite lasciano aperte tante possibilità”.

Le parole di Sala

“Io ho vissuto il Triplete dell’Inter, ero stato a vedere la partita con il Barcellona, nel girone eravamo stati annichiliti. Nessuno pensava a una vittoria in Champions.Poi succede. Ovviamente guardo con attenzione anche al Napoli e al Milan, ma prima all’Inter. Se una squadra milanese potesse andare avanti sarebbe un’ottima cosa. La spinta della Champions potrebbe aiutare la questione nuovo stadio? Non credo. Ripeto, io continuo a dire che sono qui per favorire la costruzione di un nuovo stadio. La formula la troveremo“.

Il futuro di Brozovic

La Gazzetta dello Sport ha fatto il punto della situazione su Marcelo Brozovic: “Oggi è una riserva e la parabola ha dell’incredibile, a pensarci bene. Perché una delle priorità del mercato della scorsa estate è stata quelle di trovare un vice al croato. Trovato, puntualmente: 14 milioni di euro investiti, tra prestito e obbligo di riscatto, su Asllani. Oggi la guida dell’Inter non è né di Brozovic né dell’albanese, che fatica pure a ritagliarsi spezzoni di partite. Al comando c’è il terzo uomo, Calhanoglu. E’ molto più logico pensare che in estate le strade del croato e dell’Inter si divideranno. La gestione dell’infortunio pre Mondiale e quella del post, con il regista che si è affidato alle cure del “santone” Milutinovic, non è certamente andata a genio alla società. Adesso c’è una stagione da terminare, come pure davanti agli occhi ci sono obiettivi concreti da centrare. Il compito di Inzaghi non può non essere quello di tenere sul pezzo il giocatore”.

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Published by
Andrea Gussoni