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Busquets: “L’Inter può battere Guardiola, come fece nel 2010”

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Sergio Busquets, che lascerà dopo una vita il Barcellona, ha rilasciato un’intervista a Gazzetta dello Sport. Il centrocampista, tra le altre cose, ha parlato di Pep Guardiola e della finale di Champions League ad Istanbul.

Guardiola mi ha cambiato la vita. Al Barça B era già il migliore del mondo, ma non lo sapeva nessuno. Poi se ne sono accorti tutti. E continua ad esserlo. Migliora tutto quello che tocca. Le squadre e i giocatori. Ha vinto in Spagna, in Germania, in Inghilterra. E sempre lasciando un segno. Con lui le squadre sono progredite e i giocatori sono cresciuti. La sua è un’evoluzione continua. Assurdo rinfacciargli la mancata Champions lontano dal Camp Nou”.

La finale ad Istanbul? Tutti pensano che vincerà il City – continua Busquest – ma occhio. Primo perché in una finale può succedere qualsiasi cosa, e non è una frase fatta. E secondo, e questo è ancora più importante, quando giochi contro una squadra come l’Inter che ha un sistema così preciso, identificato e rodato, con 5 difensori, 3 centrocampisti e due attaccanti, tutto diventa molto difficile. L’Inter si chiude benissimo, in mezzo è molto raccolta e ha l’aiuto degli attaccanti. Lo dico per esperienza, perché quest’anno ci abbiamo giocato due volte e abbiamo sofferto. L’Inter magari non crea tantissime occasioni, ma gioca con due attaccanti contro due centrali, e li, in questa situazione, io vedo l’Inter capace di far danno al City. Può succedere di tutto”.

Un parallelo con la semifinale del 2010? Sì, è la testimonianza che in una partita secca, penso al ritorno al Camp Nou, anche quella che tutti in quel momento consideravano come la squadra migliore d’Europa può essere fermata ed eliminata. Con giocatori esperti, di qualità, altamente motivati. Avevano il loro modo di giocare, che non era né migliore né peggiore del nostro. Era la loro idea e l’hanno applicata al meglio. Io preferisco fare altre cose, gestire la palla e attaccare, ma loro ciò che dovevano fare l’hanno fatto al meglio”.

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Published by
La Redazione