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Frattesi l’uomo giusto per un’Inter competitiva, più giovane e più italiana

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Nonostante gli interessamenti di club europei (ultimi Newcastle e Chelsea) per Nicolò Barella, i piani dell’Inter di una squadra più giovane e sempre più competitiva non cambiano. Come sottolineato da Corriere dello Sport, nel caso di una partenza del centrocampista sardo, ipotesi bocciata dalla tifoseria, il club nerazzurro farebbe passare l’eredità a Davide Frattesi del Sassuolo.

Nelle intenzioni dell’Inter c’è comunque l’idea di restare ben saldi su un’impronta di squadra più giovane e preferibilmente dalla spina dorsale azzurra – si legge su CdS -. Rientra a pieno titolo in questo identikit Davide Frattesi (classe 1999), ormai entrato nel giro della Nazionale e pronto al grande salto internazionale a 23 anni. Su di lui verrebbe investito il tesoro ricavato da una possibile cessione monstre di Barella, che rispetto al talento del Sassuolo è di due anni e mezzo più grande (classe 1997). I due giovedì sera erano assieme titolari in Nations League contro la Spagna e in un possibile avvicendamento l’anima italiana dell’Inter resterebbe intatta, senza dimenticare che i nerazzurri si sono presentati a Istanbul schierando titolari Barella, Bastoni, Darmian, Dimarco e Acerbi, quest’ultimo fresco di riscatto definitivo.

L’anno scorso i nerazzurri si sono presentati al via della Serie A con la rosa più “anziana” (27,5 anni di media) tra tutte le pretendenti. Con qualche addio e alcune operazioni di mercato la soglia è destinata ad abbassarsi e un contributo lo darà anche Yann Bisseck, centrale difensivo classe 2000, ormai destinato a mettersi agli ordini di Inzaghi dopo l’addio ai danesi dell’Aarhus. Di certo non finisce qui, la media andrà aggiornata alla fine del calciomercato visto che sul taccuino dei dirigenti nerazzurri ci sono tanti under 30 destinati a invertire la rotta.

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La Redazione