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Coppa Italia – Juventus-Inter 3-0

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Abbiamo resuscitato Morata, siamo quasi fuori dalla Coppa e siamo riusciti nella non facile impresa di fare giusto un paio di tiri a porta. L’elisir di Coppa Italia è durato poco più di mezz’ora, fino al rigore assegnato ai padroni di casa. Possesso palla, buono anche nello stretto, ma sterile e senza sbocchi. Poi il tracollo. A nulla è valso lasciare fuori Icardi e puntare sul tridente Ljajic Jovetic Biabany. Cambiano, ancora, gli interpreti, ma il risultato non cambia. È ormai evidente che l’Inter è una squadra monca: difesa solida, almeno lo era prima di stasera, centrocampo roccioso e attacco non pervenuto. Inutile ripetersi sul discorso dei gol…

Per il ritorno bisognerà fare a meno di entrambi i centrali, Miranda squalificato per il giallo rimediato in partita e Murillo espulso: al colombiano il demerito di procurare il calcio di rigore e di lasciare la squadra in dieci. In una serata senza note positive, brilla Kondogbia, il più attivo dei centrocampisti, il meno colpevole della sconfitta. Ricordiamo a proposito l’assist di Felipe Melo per il secondo gol. Nagatomo non ha il passo di Cuadrado, D’Ambrosio non riesce a spingere anche perché davanti c’è il nulla. La Juventus non deve nemmeno impegnarsi troppo, le basta aspettare l’occasione giusta senza mai rischiare nulla. Icardi entra all’ottantesimo, inutilmente e senza lasciare memoria del suo passaggio.

Insomma, in attesa del derby, le aspettative sono buie e tempestose, non tanto per la sconfitta in sé, ma per l’ennesima dimostrazione che siamo privi di capacità realizzati e che la difesa nemmeno sta tanto bene. Morale della favola non c’è di che stare allegri. Sembrerebbe certo l’arrivo di Eder: sarà utile? O sarà l’ennesimo giocatore che una volta indossato il nerazzurro diventa un brocco? C’è un problema di uomini e qualità, ma tirare a porta non dovrebbe essere una pratica normale del calcio? Vedremo. Intanto saluta Guarin, tra alti e bassi e Ranocchia, capitano di un periodo sfortunato, ancora lungo, ma sempre corretto.

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