Inter-Crotone 3-0

Ci sono voluti 84 minuti per avere ragione dell’ultima in classifica, ma alla fine si è riusciti ad evitare ulteriori figuracce. In questo momento di caos e casting era il minimo che si potesse sperare. Contro i calabresi ci pensano Perisic e Icardi a chiudere la pratica, sfruttando gli errori degli ospiti, quasi perfetti fino a pochi minuti dal termine.

Il primo tempo, chiuso sullo zero a zero, non regala particolari emozioni o episodi degni da ricordare. Vecchi riconferma l’undici visto contro gli inglesi con Santon e Joao Mario uniche novità. All’11’ Ranocchia si infortuna e si rivede Murillo. Nella ripresa c’è spazio per Eder, dentro per Banega e Jovetic, dentro per Candreva. Il secondo tempo è più vivo, ma la palla sembra non voler entrare, fino a quando Perisci riesce a sfruttare l’errore difensivo avversario e a metterla dentro. Pochi minuti e Icardi viene atterrato in area. Il rigore chiude virtualmente la gara. Il terzo gol nei minuti di recupero fa bene soprattutto allo spirito. Partita in linea di massima ben giocata, tra i soliti alti e bassi. Buona compattezza, già vista nei momenti migliori e pressing alto. Si torna a soli 9 punti dalla terza e direi che per ora è un buon risultato essere di nuovo sul lato sinistro della classifica…

Vecchi poteva fare ben poco, ma è riuscito almeno a dare una svegliata ai giocatori. A breve ritornerà in acque più calme con i suoi ragazzi della primavera e lascerà il testimone a… Pioli? Hiddink? Marcelino? Zola? Tizio? Caio? Sempronio? I casting procedono, ma si fanno duri eh! e c’è bisogno di tempo. Perchè non aspettare la mattina prima del derby per comunicare il nuovo nome del nuovo allenatore?! Sarebbe un gran bel colpo di marketing. Sai che attesa sui giornali e le televisioni… E poi svelare che in realtà già prima di esonerare De Boer si sapeva a chi affidare la nave, come era ovvio che fosse. Ah no?! Non era ovvio? A bè… Considerata l’improvvisazione a cui assistiamo, sottolineata dagli striscioni esposti in curva Nord da cui ben si evince a chi è affibbiata la responsabilità della situazione in cui ci troviamo, non resta che attendere il televoto… ah no, l’esito della selezione. Sarebbe curioso sapere con quali canoni si stabilisce chi è il più adatto a prendere in mano la faccenda, ci direbbe tante cose sulle future mire della società.

Non resta che attendere e sperare che il nuovo mister sia quanto meno voluto da tutte le parti in causa, non come De Boer, scelto da uno, sgradito da altri e tradito dai più. Altrimenti saremo punto e a capo e, questo, è il timore più grande e per nulla da escludere…

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