Partita da archiviare senza tanto rumore, dopo le polemiche post Juventus. I nerazzurri danno una buona prova e dopo due sconfitte importanti, riprendono la marcia e i punti in campionato. Contro i toscani non c’è storia: un gol per tempo e tante occasioni sprecate danno conforto per il gioco espresso e per la tenacia vista in campo.

Decimati i titolari con Icardi e Perisic squalificati e Brozovic e Banega fuori per infortunio, Pioli schiera Murillo, Miranda e Medel a difesa, D’Ambrosio e Candreva sulle fasce, Gagliardini e Kondogbia a centrocampo e Joao Mario ed Eder a supporto di Palacio. Al netto delle ennesime “sviste” arbitrali, l’Inter domina la gara per lunghi tratti, lascia forse troppo spazio centralmente, ma riesce sempre o quasi sempre a tamponare il gioco avversario. Il gol di Eder e quello di Candreva premiano lo sforzo dei padroni di casa e ci consegnano tre punti importanti per tenere il passo e conservare il quarto posto in classifica anche se a pari punti con l’Atalanta. Davanti vincono tutte e quindi era fondamentale tornare alla vittoria.

Quello che più di tutto va sottolineato in questa gara è la prestazione complessiva da squadra e quella di alcuni singoli.

Pioli – Perso qualche pezzo del puzzle non si perde d’animo e schiera una formazione in grado di giocare, divertire e vincere. Altro che normalizzatore…

Gagliardini – Sempre più spesso messo in condizioni di andare in gol anche questa volta ci prova in più occasioni, ma nemmeno una sorta di rigore in movimento lo porta al gol. Giocatore fantastico, erede di un certo Cambiasso (?), deve trovare il gol sotto porta al più presto per diventare completo e devastante.

Kondogbia – Giocate di fino, sempre presente nelle sue zone, blocca l’azione avversaria e riparte. Una prestazione da incorniciare. Un giocatore ritrovato. Da qui a fine anno c’è tutto il tempo per continuare così ed esplodere definitivamente.

Palacio – Non sarà un attaccante da quindici gol a campionato, ma da il cento per cento in campo e il suo modo di giocare è trasbordante, coprendo tutta la zona d’attacco. Prestazione da encomiare, gli è mancato solo il gol (e forse per questo è uscito furente dal campo…).

Candreva – Mille cross, ma pochi realmente utili e sfruttabili, come nel caso del gol di Eder. Poi segna il raddoppio e gli perdoni qualsiasi cosa. Inesauribile.

Joao Mario – Ennesima grande prestazione. C’è poco da dire.

D’Ambrosio – A intermittenza, ma quando si accende diventa fondamentale, sia in fase d’attacco che in fase difensiva.

Murillo – Il meno lucido dei tre. Ogni tanto sbanda. Miranda e Medel onnipresenti non gli rendono un favore con una prestazione encomiabile da parte di entrambi.

 

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