Massimo Ciocci: “Grazie Inter per l’opportunità allo Jiangsu Suning FC”


I miei ex giocatori e i colleghi mi hanno fatto una grande festa quando sono ripartito per l’Italia. Ho lasciato un buon ricordo, quando lavori con i ragazzi il risultato passa in secondo piano. Sembra una frase fatta, ma è davvero così”.
Massimo Ciocci ora è in Italia, nella sua Corridonia (MC). Dopo due anni trascorsi in Cina ad allenare la squadra Under 14 dello Jiangsu Suning FC l’ex golden boy dell’Inter (in nerazzurro dal 1985 al’88 e nella stagione 1991-92) a novembre scorso ha fatto ritorno a casa. La decisione era stata presa diversi mesi prima, ma Ciocci ha accelerato i tempi: “Avevo deciso di tornare in Italia da tempo. Ho chiuso il contratto con quattro mesi di anticipo. E’ stata una scelta di vita, la mia famiglia vive qui. Mi è dispiaciuto molto lasciare, credo che quello sia il mio lavoro”.
Attualmente allena la Civitanovese, squadra di Promozione delle Marche.

Ciocci, con l’Inter ha girato il mondo ad allenare: Giappone, Emirati Arabi, India, Cina.
“E’ stata una bella esperienza, il calcio in Cina è in continua espansione. Come organizzazione sono a livelli altissimi, tecnicamente non sono al top ma hanno ampi margini di miglioramento”.

Considera chiusa la collaborazione con l’Inter?
“Per me l’Inter è tutto, sono arrivato a Milano che avevo 14 anni. Calcisticamente sono cresciuto lì. In futuro chissà, forse mi verranno date altre opportunità”.

Racconti la sua permanenza in Cina, esperienza anche segnata dall’esplosione della pandemia…
“Abitavo a Nanchino, a mille chilometri da Wuhan. Inizialmente era tutto a posto, non c’erano problemi, le scuole erano aperte. L’epidemia del Coronavirus è scoppiata a gennaio”.

Ha avuto modo di visitare Wuhan, città dove tutto è iniziato?
“A Wuhan sono andato tre volte per giocare le partite di campionato. In quei giorni ho sentito i miei ragazzi, il mio secondo, i miei traduttori. Stavano tutti in quarantena, sono stati molti giorni a casa. Anche gli allenatori italiani erano andati via. La chiusura delle scuole è stata la prima cosa che hanno fatto quando è scoppiata l’epidemia”.

Il virus sta riprendendo a circolare anche in Italia….
“Qui da noi il problema vero è che c’è molta confusione, l’informazione ha trasmesso tanta paura, forse un po’ troppa. Bisogna stare attenti, non avere paura e tanto meno creare allarmismi. Se ho ben capito anche in Cina i problemi maggiori hanno riguardato gli anziani. Le misure adottate dal governo in Italia credo siano giuste, speriamo di tornare piano piano alla vita normale”.



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