Gennaio il mese per decollare definitivamente? Le 5 gare in 15 giorni diranno tutto sull’Inter

Gennaio il mese per decollare definitivamente? In passato il primo mese dell’anno è stato sempre difficile per l’Inter. Ora arrivano 5 (Coppa Italia compresa) impegni in 15 giorni con Roma e Juve in sequenza. Il mese in cui negli anni recenti si sfilava dal vertice stavolta può fare da rampa di lancio.

“Crotone, Sampdoria, Roma, Fiorentina, Juventus in 15 giorni. Gli eventuali benefici di essere fuori dalle Coppe per l’Inter arriveranno più avanti – scrive la Gazzetta dello Sport – Antonio Conte spera che la truppa nerazzurra durante la sosta natalizia abbia ricaricato le pile abbastanza per reggere il suo calcio a tutta intensità.
Si gioca ogni tre giorni e il mese di gennaio, forse anche per il mercato aperto, nel passato recente ha condannato l’Inter al downgrade dai sogni scudetto ai calcoli per il podio.

Come sta la squadra

Mai come adesso è importante verificare la profondità della rosa per tentare il sorpasso al Milan ma anche per tenere dietro la Juve e il resto della concorrenza. In quest’ottica Conte si gode un centrocampo quasi al completo e un attacco che, in attesa della quarta punta, ritrova Sanchez, decisivo per far rifiatare Lukaku e Lautaro. Il cileno nei giorni scorsi è tornato a lavorare in gruppo dopo l’ultimo problema muscolare. Potrebbe tornare a disposizione domenica contro il Crotone, magari per fare il tagliando in vista di un impegno più consistente il 6, in casa della Samp. Perché la partita più importante sarà anche la prossima, ma è evidente che il trittico Roma-Fiorentina (ottavo secco di Coppa, al Franchi il 13 gennaio, ore 15)-Juve è segnato in rosso dallo stesso Conte.

E’ in salute anche il centrocampo, dove di fatto ora ci sono sei uomini per tre maglie. Senza dimenticare Vecino, che si sta avvicinando al rientro dopo l’operazione al ginocchio dell’estate scorsa. Un “acquisto” che potrebbe pesare, vista l’abitudine a giocare (e decidere) le partite importanti. Della mediana l’unico che appare indispensabile è Barella. Anche perdere Brozovic, diffidato e quindi teoricamente da gestire, non sarebbe un dramma. Durante la sosta ha rifiatato Gagliardini, arrivato a Natale in apnea, si è preparato ad essere finalmente decisivo Vidal e ha migliorato la condizione Sensi. Un’altro che, zitto zitto, potrebbe valere più di tanti acquisti invernali del passato”.

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