Conte: “Con il Parma la partita più importante. Diffidati? Non faccio stupidi calcoli”


Alla vigilia di Parma – Inter (giovedì ore 20,45) Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa. Nerazzurri chiamati a confermarsi contro un avversario in difficoltà. “Ci aspettiamo sicuramente una gara difficile. In questo anno e mezzo da quando sono all’Inter abbiamo vinto solo una volta. Affrontiamo una squadra che ha una classifica pesante, però ha elementi di esperienza e qualità, un bravo tecnico come d’Aversa. Servirà il giusto approccio e la giusta attenzione”.

In cosa deve ancora migliorare la squadra per pensare veramente di vincere o Scudetto?
“In fase realizzativa dobbiamo essere molto più determinati perché creiamo molte occasioni da gol”.

Giocare dopo di tutti le prossime partite può essere una difficoltà in più?
“La squadra è cresciuta e le pressioni saranno sempre di più fino alla fine del campionato perché siamo primi in classifica. Dobbiamo dimostrare di aver raggiunto la maturità per gestire le pressioni e puntare quindi a vincere qualcosa”.

Le condizioni di Vidal. Ti aspetti un suo cambio di passo?
“Arturo sta cercando di dare continuità negli allenamenti. Ha avuto problemi diversi. E’ un ragazzo generoso che non ha voluto fermarsi per contribuire. per questo lo ammiriamo e lo ringraziamo. Però adesso gli chiediamo di raggiungere la condizione fisica migliore. Adesso è disponibile per le prossime gare”.

Da qui a pochi giorni iniziava il lockdown. L’Inter aveva una bella classifica ma non come quella attuale. Quale salto di qualità ha fatto la sua squadra. La percentuale di vittoria quanto è cresciuta?
“Differenze rispetto allo scorso anno è che in questo abbiamo battuto la squadra che viene da nove campionati vinti consecutivi. Quella vittoria ha dato più consapevolezza nei nostri mezzi. Dopo un anno e mezzo di lavoro è forza di cose che la squadra cresce nei singoli e nell’organizzazione. Mancano 14 partite da qui alla fine. Dovremo dimostrare di essere cresciuti totalmente e l’unico modo è vincere”.

44 punti su 51 disponibili. Una velocità pazzesca. Da qui alla fine di campionato il ritmo deve restare questo o deve accelerare?
“Nel campionato italiano diventa difficile non lasciare punti. Ogni partita nasconde insidie e difficoltà dal punto di vista tattico e qualità degli avversari. Ci sarà sicuramente da mantenere un buon ritmo. Inevitabile che ogni partita per noi deve essere una finale. Più si avvicina la fine del campionato, più entrano in gioco fattori esterni per la mentalità. Il passo deve essere totalitario, serve il lavoro di ogni singolo”.

Come ha fatto a riavere il migliore Alexis Sanchez?
“Adesso Alexis è nella miglior condizione psicofisica da quando è arrivato all’Inter. Veniva da diversi problemi con lo United. Abbiamo lavorato con molta pazienza e adesso è nella sua miglior forma. Vedo diversi sprazzi del vecchio Alexis. Sa benissimo che Lautaro e Lukaku sono davanti ma sa anche che puà dare un contributo importante per la squadra”.

E’ una sua scelta quella di non preservare i diffidati?
“L’esperienza mi porta a dire di non guardare oltre la prossima partita. Domani con il Parma è la più importante partita della stagione. Non voglio assolutamente fare calcoli. Vogliamo giocare con la stessa intensità. Se qualcuno è squalificato gioca un altro. Inutile fare calcoli stupidi e rischiare di perdere punti”.

Da qualche partita a questa parte il pallone viaggia molto più veloce. E’ dovuto a una condizione mentale dei calciatori o alla scelta tattica di giocare col doppio playmaker?
“Non so a cosa è dovuto. Noi cerchiamo sempre di far viaggiare il pallone veloce. Onestamente dico che se siamo primi è perché abbiamo giocato bene molte partite in passato. Differenza rispetto alle prime partite è che adesso stiamo subendo meno gol. Forse oggi siamo meno sbilanciati, non saprei”.

 

 

 

 

 

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