LA RIFLESSIONE – Possesso palla vuol dire vittoria. Non è così… chiedete al Barcellona


Vincere giocando bene ed avendo anche un ampio possesso palla. Sono questi i dogmi dettati dai detrattori dell’Inter in questo periodo. Non potendosi attaccare ad altro, i tanti protagonisti del parlare a vanvera, cercano il classico pelo nell’uovo pur di sminuire le prestazioni dei nerazzurri. Dopo la vittoria contro il Sassuolo c’è stata una pioggia di critiche verso il povero Antonio Conte, neanche avesse perso senza tirare in porta.

La solita vecchia storia

Quando non si trovano argomenti per sminuire la grande stagione dell’Inter, si torna sui grandi classici, quelli sempre verdi e sempre attuali. I discorsi da bar del tipo: non ci sono più le mezze stagioni…era meglio quando era peggio…voi non sapete quello che c’è dietro. Insomma il solito armamentario di frasi fatte, buttate li al solo scopo di dare il minimo valore possibile alle vittorie nerazzurre. Il consiglio che ci sentiamo di dare è semplice: sopportare con religiosa rassegnazione coloro che devono criticare sempre e comunque. Come diceva il sommo poeta: “Di lor non ti curar, ma guarda e passa…”. D’altra parte a ben guardare alcuni sono gli stessi che per anni hanno crocefisso anche Allegri sull’altare del presunto bel gioco. Ed ora, visti i risultati, farebbero carte false per riportarlo sulla sponda bianconera di Torino. Evidentemente il famoso: “Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta” non vale per tutti ma solo per alcuni. Dispiace solo che l’esperienza non abbia insegnato nulla. Bisogna aprir bocca e dare fiato, snobbando sempre e comunque le vittorie degli avversari. Il tutto negando anche quella che è una palese evidenza, cioè la manifesta superiorità dell’Inter.

Diritto di critica, ma non a senso unico


E’ ovvio che tutti hanno diritto di criticare e dire la loro, però sarebbe utile talvolta non esagerare e provare a guardarsi intorno. Un piccolo esempio può essere esplicativo. Ieri sera in Spagna si è giocato il “clasico” Real Madrid – Barcellona, vinto di misura dalle merengues. A fine gara le statistiche hanno dato un dato significativo sul possesso palla. Real Madrid 31%, Barcellona 69%. Insomma i blaugrana hanno avuto più del doppio del possesso, ma la vittoria è andata agli altri. Pensate che oggi Zidane verrà processato dai media spagnoli? Assolutamente no, si dirà che si è adeguato al gioco degli avversari e grazie ad un’ottima fase difensiva ha tenuto botta, risultando micidiale nelle ripartenze e nei capovolgimenti di fronte. Da noi no, da noi i pretende tutto ed il suo contrario, specie quando c’è di mezzo l’Inter. Facciamocene una ragione e guardiamo avanti.

Per noi va bene così

La stagione è nella sua fase decisiva e solo una cosa ci disturba, ma non possiamo far nulla. E’ un vero peccato che lo stadio dedicato a Meazza debba esser vuoto. Una stagione come questa poteva essere vissuta in maniera molto più intensa. Certamente tutti noi tifosi avremmo goduto ancora di più. Ce ne siamo ormai fatti una ragione e, volenti o nolenti, siamo tutti davanti al video ad ammirare i nostri eroi. Una cavalcata di Big Rom; una finalizzazione del Toro Martinez, un’accelerazione di Hakimi; un’apertura di Eriksen; una volata di Barella; una chiusura di Skriniar; una parata di Handanovic. Tutte azioni che da sole, come si dice, valgono il prezzo del biglietto. Da tifosi in fondo viviamo per quello. Gli altri lasciamoli dire…noi ci “accontentiamo” di queste piccole soddisfazioni.

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