Zanetti: “Spero di essere stato un bravo capitano. Scudetto? Straordinario”

In un intervista su Twitch, il vice presidente dell’Inter Javier Zanetti ha parlato del suo passato dal capitano e del presente che la squadra nerazzurra sta vivendo.  “Non so se sono stato un bravo capitano, sicuramente ho dato l’esempio. Non con le parole, ma col lavoro e i comportamenti. Quando uno si ritira l’importante, oltre ai trofei, è aver ottenuto il rispetto dei compagni, degli avversari e dei tifosi”.

L’Inter di Mourinho

“Josè aveva una grande empatia. In due anni ha migliorato l’Inter. Sapeva che dopo il suo primo anno, avremmo vinto in Europa comprando cinque giocatori. Fu un biennio molto intenso. Non fu per nulla facile vincere il Triplete ed il club non vinceva la Champions League da 45 anni. Fummo capaci di scrivere la storia. C’era il Barcellona che era impressionante ma il nostro gruppo aveva uno spirito incredibile”.

L’Inter di Simoni

“Simoni era come un padre, aveva formato un bellissimo gruppo. Nel ’98 vincemmo la Coppa Uefa e masticammo amaro in campionato per quella gara contro la Juventus. Le decisioni arbitrali furono contro di noi. Poi c’era Ronaldo, era una macchina, era unico. Ronnie si adattò velocemente nel campionato italiano perché c’erano tanti sudamericani. Il suo infortunio due anni dopo fece male anche a noi”.

L’Inter di Conte: Scudetto in arrivo

Conte negli ultimi due anni ha fatto un lavoro straordinario, ma serve un’ultimo sforzo. Non era facile togliere il titolo alla Juve che lo vinceva da 9 anni e in un anno difficile per tutti per la pandemia. Seguo sempre gli allenamenti e i giocatori mentalmente sono cresciuti molto. C’è differenza con l’Inter di Mou perché quella squadra era più esperta”.

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