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Cecchetto: “Sono interista, Jair il mio idolo”

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Nel pre-partita di Inter Roma è stata presentata ufficialmente la canzone “I M Inter (Yes I M)”, scritta per celebrare il diciannovesimo titolo. Per capire com’è nato il brano e il testo, la Gazzetta dello Sport, ha intervistato il produttore Claudio Cecchetto: “Mirko Mengozzi me l’ha proposto. Mi è piaciuta subito la musica, ma anche la frase iniziale. Poi ho chiamato Max Pezzali e l’abbiamo rielaborato insieme. Più che un inno è una canzone, la colonna sonora dello scudetto. Il ritornello è nato dal marchio Inter Milano e doveva essere capito anche in Cina e Thailandia. Presto, nascerà anche la versione inglese”.

Nel testo non è mancata l’ironia con la frase “Non siamo stati mai all’inferno”, rivolta al Milan, che ha giocato in Serie B: “È scherzosa – ha dichiarato Cecchetto – diamo del diavolo ai diavoli, saranno felici….”.

Cecchetto ha poi rivelato quando è diventato tifoso dell’Inter: “Quando avevo sei anni, andai con mio padre milanista a vedere un derby. Mi piacevano i colori, mi stavano simpatici, il mio preferito era Jair”.

Nonostante l’esordio ufficiale di ieri sera, però, la canzone era già diffusa con un video su internet: “Era stato spoilerato – spiega Cecchetto – e aveva già ottenuto due milioni di visualizzazioni, ma non era ancora la versione definitiva. Siamo particolarmente contenti perché per la prima volta un inno calcistico è cantato anche da una donna, Caterina Mastaglio. La scelta sottolinea l’importanza dell’uguaglianza di genere. Non ci rivolgiamo soltanto ai tifosi, ma alle tifoserie, ormai gli stadi sono pieni di donne e famiglie”.

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Published by
Giuseppina Citera