Un normale appuntamento di fine stagione diventato un vertice “epocale”


Sarò io ad essere strano, lo ammetto. Tuttavia tutta questa enfasi sul prossimo incontro tra la proprietà, il management ed il tecnico non mi scalda affatto. Sono settimane ormai che si parla di “vertice”, “appuntamento decisivo”, “scadenza ineludibile”. Tutti termini forti, quasi si trattasse di una conferenza dell’Onu o di un appuntamento del G20. A qualcuno tutta questa attesa ha fatto anche andare di traverso uno scudetto che aspettavamo da oltre 10 anni. Sembra quasi che tutto debba passare in second’ordine, tutto diventa relativo, al cospetto di questo incontro “epocale”.

Un bilancio di fine stagione

Sembra che non sia una cosa normale che le componenti principali della società si vedano a fine stagione. Non ci trovo nulla di strano nel fare un bilancio della stagione che si sta concludendo e gettare le basi per la prossima. Si ma abbiamo delle difficoltà economiche, si potrà obiettare. D’accordo, ma in questo periodo di pandemia non mi sembra che tutto il resto delle società, italiane e straniere, navighi nell’oro. Un episodio su tutti. E’ bastato proporre in Lega Calcio uno slittamento degli stipendi per avere quell’unanimità che non si ricordava da secoli. Dunque smettiamola di fasciarci inutilmente la testa. I problemi di liquidità sono reali, ma Suning sta lavorando per risolverli. Nelle prossime ore dovrebbe esserci una svolta decisiva con il fondo californiano Oaktree. Insomma ci appoggeremo ad una solida quercia.

Suning va avanti

Una volta sistemata questa non semplice faccenda, saranno più chiari gli orizzonti e sarà più semplice fare dei progetti. La proprietà cinese ha dimostrato e sta dimostrando di avere a cuore le sorti della società. Se avesse voluto andarsene lo avrebbe già fatto. Avrebbe accettato la migliore offerta che ha avuto (probabilmente quella di Bc Partners) e ci avrebbe salutato da Nanchino. Invece Steven Zhang ci ha messo la faccia, è tornato appena le restrizioni sul Covid-19 lo hanno consentito, e sta lavorando alacremente per il futuro. Vedendo in TV i protagonisti: Zhang, Conte, Marotta, i calciatori, ecc… non mi sembra traspaia tutto quello sconforto che ultimamente molti si affrettano ad evidenziare. Mi sembrano dinamiche normali in un periodo comunque difficile per ognuno di noi. Nei prossimi mesi tutti dovremo fare i conti, probabilmente in maniera pesante, con gli strascichi della pandemia. Trovo estremamente serio e ragionevole che la società intenda, prima di tutto, mettere in sicurezza i conti ed avere stabilità economica.

Management, staff tecnico e calciatori, tutti di prim’ordine

Poi, in un secondo momento con la mente sgombra, guardare al futuro cercando di rinforzare la squadra senza doversi svenare sul mercato. Complessivamente vedrei il bicchiere mezzo pieno. Il management con in testa Marotta, Antonello e Ausilio, è di prim’ordine. I pezzi pregiati della rosa hanno contratti lunghi e comunque non sono affatto intenzionati a partire. L’allenatore ha dimostrato di essere un top a livello mondiale ed ha ancora un ottimo accordo, valido anche per l’anno prossimo. Inoltre ha impostato un eccellente lavoro e lo vorrebbe portare avanti. Insomma tutta questa attesa per questo “vertice” epocale, io non riesco a vederla. Poi magari mi sbaglio, ma tutti i segnali che trapelano mi fanno essere ottimista. Ripeto, sarà strano io, ma resto dell’idea che questo incontro sia stato caricato di attese eccessive. Nell’attesa invito tutti a formulare un bel Forza Inter! Che, a mio giudizio, ci sta sempre bene.

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