Oriali resterà all’Inter? La risposta di Inzaghi è scontata. Lele si aspetta una telefonata da Marotta…

Uno dei possibili effetti collaterali derivanti dall’addio di Antonio Conte potrebbe riguardare Lele Oriali, che negli ultimi due anni ha ricoperto il ruolo di First Team Technical Manager, figura di raccordo fra squadra, staff tecnico e società. Indiscutibile il suo feeling con Conte, ma ancor di più quello che lo lega all’Inter dal lontano 1966, quando – all’età di 14 anni – entrò a far parte delle giovanili nerazzurre, iniziando il percorso da leggenda della Beneamata.

Tuttavia, non si può affermare con certezza che Lele resterà all’Inter anche dopo il cambio di allenatore, con Simone Inzaghi nuova guida tecnica. Oriali al momento è impegnato nel ritiro della Nazionale a Coverciano, concentrato sui prossimi Europei che vedranno la luce venerdì sera (Italia-Turchia match inaugurale). Con l’Inter il contratto scade nel 2022, deadline che riguarda pure il resto della dirigenza, a partire da Marotta, passando per Ausilio e Baccin fino ad Antonello.

Difficile pensare che Lele non voglia continuare a far parte del club della sua vita nonostante, nell’ultima settimana di campionato, avesse mostrato più di una perplessità sull’operato del gruppo Suning. Come sottolinea La Gazzetta dello Sport, però, “quello dell’Oriali legato a Conte è un mito da sfatare quando si parla di un dirigente anomalo, che non appartiene al gruppo squadra ma che vive di campo e di Pinetina, facendo da tramite tra allenatore, giocatori e società. Lele è interista, non contiano“.

Al tempo stesso, l’ex centrocampista nerazzurro non ha alcuna intenzione di sentirsi un peso o figura troppo ingombrante per il nuovo tecnico, ed attende di conoscere il suo parere. Oltre ad una telefonata in particolare particolare. “Oriali innanzitutto attende di capire se Inzaghi crede che questa figura possa essergli utile. Lele non farà telefonate, quelle toccano all’amministratore delegato sport Marotta, dopo che ne avrà parlato con l’allenatore. Non risulta che sia accaduto giovedì scorso, nel primo Inzaghi day nerazzurro”. Ad ogni modo, sussistono pochi dubbi sul fatto che il nuovo allenatore nerazzurro gradisca o meno una leggenda interista del calibro di Oriali. I precedenti parlano per lui. “Conoscendo la storia del 45enne tecnico piacentino la risposta appare scontata. Già quando ha iniziato ad allenare le giovanili della Lazio, Inzaghi si è voluto confrontare con qualcuno che conoscesse l’ambiente, gli umori e la storia del club. L’ultimo è stato Angelo Peruzzi, dal 2016 (appena prima che Simone prendesse il posto di Pioli sulla panchina della prima squadra) club manager biancoceleste”.

Le premesse, dunque, sembrano confortanti in direzione riconferma di Oriali nella dirigenza nerazzurra. Inzaghi è intelligente, sa che uno come Lele può agevolarne l’inserimento nel mondo Inter. Gli unici motivi di incertezza, semmai, risiedono nella convinzione dell’ex bandiera di continuare a far parte di un progetto presieduto dal gruppo Suning. Anche in questo caso, potrebbe servire un dialogo diretto proprio con Steven Zhang per mettere da parte alcune perplessità emerse negli ultimi tempi. Per continuare a vivere “una vita da mediano”, fra campo, panchina e scrivania. Con i colori della sua vita.

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