Una settimana difficile e due ottime notizie


Non è stata una settimana semplice per tutto il mondo interista quella appena trascorsa. Da una parte i soliti profeti di sventura continuavano a paventare lo smembramento della squadra Campione d’Italia. Come se non bastasse, ad aggravare la situazione è arrivata anche la mazzata di Eriksen. Fermato durante l’Europeo da un grave problema cardiaco che ha fatto seriamente temere per la sua vita.

Hakimi sul mercato

Andiamo con ordine. Per iniziare a puntellare un bilancio economico difficoltoso, l’Inter avrà necessità di chiudere il mercato con un corposo attivo. Le cifre si sprecano: si va dai 50 milioni dei più ottimisti, agli oltre 100 dei catastrofisti. Diciamo che la verità potrebbe essere nel mezzo: un settantina di milioni di attivo, permetterebbero di respirare e programmare meglio il futuro. L’uomo scelto dal mercato per fare cassa dovrebbe essere Achraf Hakimi, il laterale marocchino, conteso da alcune dalle più ricche società europee. Certo dipendesse dall’Inter l’esterno ex Real Madrid rimarrebbe al suo posto. Come dicevamo però, occorre rientrare finanziariamente e uno dei giocatori più appetibili dalla concorrenza è certamente Hakimi.

L’Inter non svende

C’è la necessità di vendere, ma non occorre farlo assolutamente a breve. Vista la situazione generale i tempi potrebbero anche essere lunghi. Pertanto Marotta & Co. possono attendere con sufficiente tranquillità che le offerte si avvicinino il più possibile alla valutazione della società. Per Hakimi l’Inter ritiene congrua una cifra fra i 70 e gli 80 milioni di Euro. Chelsea e PSG sembrano sulla buona strada per arrivarci. Se tutto andrà come nelle previsioni, il mercato in uscita dei “pezzi” più pesanti dovrebbe considerarsi concluso con una sola mossa. Si potrebbe passare quindi alla riconferma di gran parte della rosa, provvedendo anche a portare a casa almeno un difensore, un paio di esterni, un centrocampista ed un vice Lukaku. Da quanto trapela non ci dovrebbero essere ulteriori sorprese, viste anche le difficoltà economiche di tutte le principali società europee.

Si ascolteranno anche altre eventuali offerte

Resta inteso che, a parte Big Rom, la società potrebbe ascoltare eventuali offerte per tutti i suoi tesserati. Ognuno di loro ha una valutazione di mercato e a determinate condizioni, ed in accordo con il giocatore, qualcuno potrebbe anche decidere di salutare. Potrebbe farlo però solo alle condizioni dell’Inter. Tanto per chiarire: se Lautaro Martinez volesse accasarsi altrove, dovrebbe informare la società che c’è qualcuno disposto a spendere un centinaio di milioni per il suo cartellino. Ragion per cui se il mercato ancora non decolla non è assolutamente il caso di fasciarsi la testa. In Italia si punta il dito sempre contro l’Inter, ma non ci sembra che dalle altre parti fiocchino gli arrivi di celebrati fuoriclasse. Al contrario, tutti cercano degli scambi e dei parametri zero, si nota solo una quasi totale mancanza di liquidità.

Il sorriso di Christian Eriksen

Una situazione di stallo che crediamo sia destinata a durare, ma intanto mettiamo in cascina due ottime notizie. La prima è che Christian Eriksen dopo l’operazione è tornato a casa ed il suo recupero procede nel migliore dei modi. Non sappiamo se tornerà a giocare, se il suo fisico ed i regolamenti federali lo consentiranno. Ma sapere che ora è fuori pericolo e coccolato dalla sua famiglia ci riempie di gioia. Il suo sorriso ha fatto il giro del mondo, questa è la cosa che più ci interessa, per tutto il resto ci sarà tempo. La vita delle persone viene comunque sempre prima di tutto. La seconda ottima notizia è che, nonostante ce ne dicano di tutti i colori, il progetto della società va avanti spedito. Si riparla del nuovo stadio e soprattutto degli uomini deputati a fare gli interessi dell’Inter.

La riconferma dei dirigenti

Il presidente Steven Zhang prima di partire, tra le altre cose, ha compito un gesto molto significativo. Ha prolungato di due anni il contratto di tutti i più stretti collaboratori (Marotta, Ausilio, Antonello, Samaden ecc…). Una mossa che la dice lunga sulla qualità e la durata del progetto. Un programma sposato in pieno da fior di professionisti che non avrebbero certo avuto difficoltà a ricollocarsi in altre piazze prestigiose. Il loro rinnovato impegno con l’Inter anche nei prossimi anni è la miglior risposta a tutte le illazioni e le chiacchiere senza senso. Con il gruppo Suning alle spalle e con Marotta & Co. al timone, il futuro è certamente più roseo di quanto i profeti di sventura vorrebbero farci credere.

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