Era già nell’aria da giorni, ma stamattina è diventato ufficiale: l’Inter avrà il suo sponsor di manica, ma ad accompagnare questa notizia, si legge nel comunicato, anche un’altra lieta:
Vale a dire che DigitalBits (che opera nel settore delle cryptovalute) e Zytara (piattaforma digitale che include prodotti bancari e non solo) collaboreranno insieme “al fine di integrare e accettare la criptovaluta XDB per i pagamenti allo stadio, negli store online e fisici dell’Inter. I partner utilizzeranno questa tecnologia blockchain per creare figurine digitali dei giocatori e pezzi da collezione digitali NFT (non-utility tokens) destinati a un pubblico globale” si legge nella nota ufficiale.
Se aggiungiamo i 20 mln annui di Socios.com come sponsor di maglia, i 12 mln della Nike come sponsor tecnico, i 5 mln di Lenovo come retrosponsor e i 5 mln di DigitalBits come sponsor di manica, si arriverà ad una cifra di 40 mln. Infatti, degli 85 mln in 4 anni che l’Inter riceverà da DigitalBits e Zytara, la ripartizione è la seguente: 20 mln sponsor di manica e 65 mln da Zytara (16,5 all’anno) per sviluppare l’app per i dispositivi mobili dell’Inter ecc…
A questi 40 si possono aggiungere anche i 17,4 dal naming rights della Pinetina e kit di allenamento sponsorizzati da Suning e in scadenza nel 2022. Per un totale di 57 mln. Una cifra elevata, considerando i 25/30 mln preventivati dopo l’addio di Pirelli. Tuttavia, una cifra bassa, se teniamo conto che dal solo sponsor tecnico, Adidas, la Juventus ricava 50 mln annui. Un gap che la dirigenza e soprattutto Antonello stanno cercando di colmare anno dopo anno.
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