Un baluardo. Insuperabile. Una garanzia. “Milan Skriniar anche contro Benzema e soci si è confermato d’acciaio. Dopo la svolta con Conte, pure sotto Inzaghi la filastrocca dei giocatori di movimento inizia sempre e comunque con lui. Non si ferma mai e non sembra conoscere la fatica. Granitico dietro e di nuovo pericoloso davanti. Tanto che nel cuore dei tifosi se la gioca con Barella per diventare capitano nel dopo Handanovic”, questa l’analisi della Gazzetta dello Sport.
“Skriniar ieri aveva di fronte lo spauracchio Vinicius, più giovane e soprattutto veloce di lui. Lo ha cancellato dal campo, facendosi superare a campo aperto soltanto in un’occasione, ma nel finale di partita, senza la protezione di un Dumfries che deve fare ripetizione di attenzione difensiva. Lo slovacco è stato un muro, contro cui sono rimbalzati gli assalti di Ancelotti, fino alla beffa targata Rodrygo (terzo gol di fila in tre gare contro l’Inter), con l’ex Samp però non coinvolto direttamente”.
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