Bella, sprecona e indifesa: i due nodi che Inzaghi deve risolvere per correggere l’Inter

Bella, sprecona e indifesa. L’Inter gioca bene, segna tanto, incassa troppo. Questo l’incipit di un articolo del Corriere della Sera sui nerazzurri. “Sa rimontare e ribaltare il match, è successo a Verona e contro la Fiorentina, ma ha cali di tensione improvvisi che costano vittorie, le sfide contro Sampdoria e Atalanta lo testimoniano.
Inzaghi ha un problema in difesa, non nel senso stretto del reparto, ma di fase difensiva. La squadra si trova spesso scoperta, perde l’equilibrio, si fa infilare con semplicità. All’Atalanta ha lasciato 21 tiri in porta. L’attacco funziona bene, è il migliore del campionato con 20 reti realizzate. I problemi sono in difesa: 7 gol incassati e, tra serie A e Champions, una sola partita (la prima con il Genoa) chiusa con la porta immacolata.
Inzaghi oggi vive tra alti e bassi, un’Inter straripante davanti e burrosa in difesa. La squadra sta alta, dà spettacolo e lascia giocare: crea e distrugge. Una strada divertente per chi guarda, ma dif­ficilmente porta trofei”.

Le due questioni che Inzaghi deve risolvere

“Il primo nodo è il portiere. Handanovic, protagonista in positivo contro la Fiorentina, sta diventando un problema. Il capitano a 37 anni è all’ultima stagione con l’Inter che ha messo gli occhi su Andrè Onana, 25enne portiere camerunese dell’Ajax in scadenza a giugno. Il futuro è lui, ma è un futuro lontano una stagione. Handanovic non trasmette sicurezza al reparto, gli errori sono più dei salvataggi.
Contro l’Atalanta la Var gli ha evitato una figuraccia sul tiro di Piccoli. Inzaghi lo difende, l’Inter si mangia le mani per non aver potuto chiudere per Musso, finito proprio all’Atalanta. Un’alternativa oggi non c’è, non lo è Radu, bisognerà stringere i denti e arrivare in fondo.

Inzaghi deve risolvere un altro problema: il centrocampista della terra di mezzo, Calhanoglu. Il turco era partito bene, si è spento in fretta confermando l’etichetta di «bravo ma discontinuo» guadagnata nel Milan. Le alternative nel ruolo esistono, Vecino su tutti, in seconda battuta Vidal. Il tecnico dell’Inter, domani impegnata in Champions in un match
già decisivo contro lo Shakhtar, più di tutto ha necessità che la squadra ritrovi l’istinto killer”.

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