Sanchez mai così decisivo all’Inter: adesso è a tutti gli effetti un titolare


Il gol all’ultimo respiro in Supercoppa Italiana rappresenta un’ulteriore certificaziojne dello straordinario momento di forma vissuto da Alexis Sanchez. Nelle ultime cinque partite (tre disputate da titolare), infatti, il cileno ha totalizzato ben tre gol e un assist, oltre a garantire all’Inter una qualità eccelsa nelle giocate e nella manovra collettiva.

Si può affermare senza remore che quello attraversato dal Nino Maravilla è il miglior momento con la maglia nerazzurra. Giocatore più pagato della rosa, ha vissuto una prima stagione frenato visibilmente dagli infortuni (fra cui quello di tre mesi rimediato in nazionale) con soli 4 gol all’attivo. Simile l’andamento nella fase iniziale della seconda stagione fin quando, nel girone di ritorno, Alexis è riuscito a ritrovare continuità fisica. Tuttavia, Conte (la cui stima per il giocatore non è mai stata in discussione, tant’è che gli confidava “nessuno è come te”) continuò ad affidarsi alla Lu-La come coppia titolare nella rincorsa, conclusa con successo, allo scudetto numero 19. Sanchez risultò sempre determinante da subentrato e, nelle occasioni concessegli da titolare, lasciò sempre il segno (come a Parma, quando realizzò una doppietta) chiudendo a 7 reti totali.

Adesso Lukaku è partito, non ci sono più coppie intoccabili lì davanti (anche se quella più utilizzata da Inzaghi resta Lautaro-Dzeko, come in Supercoppa), Alexis ha ritrovato un’invidiabile condizione fisica e fa, eccome, la differenza. La Gazzetta dello Sport si sofferma sul suo momento. “Quest’anno Alexis ha saltato le prime partite per infortunio ed è rientrato dalla sosta di inizio novembre con un problema ai flessori. C’era chi aveva perso le speranze, Sanchez no. Quando ti rialzi e senti di stare bene, ti senti più invincibile che mai. Il cileno ci ha sempre creduto e contro la Juve lo ha dimostrato, segnando e parlando a cuore aperto davanti ai microfoni. Il fisico sta bene. E l’Inter gioca un calcio propositivo e fluido: pane per i denti dell’ex Barcellona, abituato ad avere il pallone tra i piedi e non ad aspettare. Potrebbe essere questo aspetto uno dei segreti della ritrovata fiducia di Sanchez, che allontana le voci di un addio prematuro all’Inter: il contratto scade nel 2023, lo stipendio è pesante ma il futuro prossimo è nerazzurro. Nessuno vuole interrompere l’avventura proprio ora che Alexis è a tutti gli effetti un titolare“.

Già, perché nessuno – in attacco – può vantare la sua forma (e la sua innegabile qualità) in questo momento. “Correa non riesce ancora a essere un fattore con continuità – il Tucu è fermo alle doppiette contro Verona e Udinese –, Dzeko è un giocatore molto importante davanti ma ha segnato solamente un gol nelle ultime 11 giornate di campionato. Solo Lautaro – con quattro centri dal Cagliari alla Juventus – tiene al momento il passo di Sanchez”.

(FONTE: LA GAZZETTA DELLO SPORT)

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