LA RIFLESSIONE – A Luciano quel che è di Luciano: lì dove è nata l’Inter di oggi. E perchè dopo il ‘caso Icardi’ è entrato nel cuore di tutti noi

Oggi l’Inter sfida il suo passato, quel Luciano Spalletti (ora alla guida del Napoli) sulla panchina nerazzurra dal 2017 al 2019. Se negli ultimi due anni l’Inter (prima di Conte e oggi di Inzaghi) ha raccolto una finale di Europa League, uno Scudetto e una Supercoppa italiana non è giusto dimenticare il lavoro svolto in precedenza da Luciano Spalletti.
“Entrambi i mister – è l’analisi di Goal.com – hanno goduto di una crescita generale della squadra figlia dei primi ‘vagiti’ spallettiani, decisivi per la rinascita tecnica di un club rimasto per troppi anni ancorato alla periferia del calcio nostrano e internazionale. Il primo tassello, ovviamente, è stato il ritorno in Champions League nel 2018, crocevia fondamentale e punto di svolta per la definitiva resurrezione”.

Il caso Icardi

E’ il 14 febbraio 2019: a poche ore dall’andata dei sedicesimi di Europa League sul campo del Rapid Vienna scoppia il caso Icardi, privato improvvisamente della fascia con questo breve ma chiaro comunicato. “Il Club comunica che il nuovo capitano della squadra è Samir Handanovic”.
Icardi viene escluso dalla trasferta austriaca e dà vita ad un muro contro muro con la società, costretta a ‘trattare’ con l’avvocato dell’argentino per strappare un immediato ritorno agli allenamenti che farebbe rientrare l’emergenza offensiva in attacco. Nello sfortunato ritorno degli ottavi di Europa League contro l’Eintracht, infatti, Spalletti si ritrova con il solo Keita Baldé in avanti, vista la squalifica di Lautaro e l’indisponibilità di Icardi: l’Inter verrà eliminata da una rete di Jovic al culmine di una gara offensivamente nulla, il che esorta Spalletti ad ergersi al ruolo di strenuo difensore dell’interismo nella sua forma più pura.

Il 31 marzo 2019, ai microfoni di Sky Sport, Spalletti si lascia andare ad uno sfogo contro Icardi.
E’ giusto che giochino gli altri per come si è comportato, nello spogliatoio serve credibilità. E’ umiliante, per i tifosi, mediare con un calciatore per fargli indossare la maglia che loro amano”.
Icardi tornerà in campo dopo un mese e mezzo (il 3 aprile): un gol e un assist nello 0-4 inferto al Genoa al ‘Ferraris’, che però non basta per ricucire un rapporto ormai deteriorato. E anche per questo Icardi (complice la sua Wanda) ha spezzato il feeling con i tifosi interisti mentre Lucianone in fondo in fondo resterà per sempre nei cuori di tutti noi.

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