ESCLUSIVO – Cruccu: “Dybala? Da prendere subito. Zhang colpevole di aver smantellato una squadra vincente. Corsa scudetto complicata. Inzaghi merita la conferma ma…”


Giornalista, milanese, tifoso dell’Inter. Matteo Cruccu ha iniziato la sua carriera al Giorno e dal 2000 scrive sul Corriere della Sera, occupandosi prima di rock’n’roll e poi di calcio, con la videorubrica “Doppio Ex” e “Man of the match”. Oggi cura la sezione spettacoli su Corriere.it. Nel frattempo ha scritto e lavorato anche per: Diario, Sette, Dove, Tribe, Domus, Associated Press, Adn Kronos, Radio Milano Uno. Nel 2016 ha pubblicato il suo primo libro “EX Storie di uomini dopo il calcio” (Baldini e Castoldi).

Cruccu, prima domanda a bruciapelo: c’è speranza per lo Scudetto?
“L’obiettivo si è decisamente complicato. La narrativa ora dice Milan, che ha più chance del Napoli”.

Andiamo agli inizi: come è nata la passione per l’Inter?
“Premetto che la mia famiglia non ha niente a che vedere col calcio. Mio padre, origini sarde, ha una vaga simpatia per il Cagliari, a mia mamma il calcio proprio non interessa. Io a 7 anni fui stregato da Karl-Heinz Rummenigge, la mia passione nasce lì… il Milan in quegli anni era mal messo, mio fratello invece è milanista”.

Passiamo al presente. A che è dovuta questa improvvisa flessione?
“Occorre una premessa. La proprietà è colpevole di aver fatto un mercato insufficiente, di aver venduto i pezzi migliori e di aver trasformato le seconde linee in prime linee. Non bisogna dimenticare in quali condizioni hanno operato Marotta e Inzaghi.
Poi, andando sul presente, a mio avviso ci sono due problemi.
Il primo è la stanchezza fisica e questo logoramento è rappresentato da Barella, che non è più quello di prima, evidentemente alla base c’è anche un problema di preparazione atletica.
Il secondo punto è il modulo. Io preferisco Inzaghi a Conte, ma come Conte l’attuale mister quando va in difficoltà non riesce a trovare le soluzioni giuste. Se non hai Brozovic non puoi adattare in quel ruolo Chalanoglu o Vecino, ma devi essere bravo a cucire il modulo addosso ai giocatori. Io preferisco gli allenatori che sanno cambiare e modificare il modulo in corso d’opera; ad esempio, senza Brozovic io tenterei col 4-4-2″.

Ma Simone Inzaghi è da Inter?
“Il calcio di Inzaghi è piacevole, ci siamo divertiti nella prima parte di campionato. In questa stagione abbiamo visto però due Inter, una bella, spensierata e vincente e un’altra inguardabile, come ai tempi di Mazzarri o Tardelli.
La prima Inter di Inzaghi mi ricordava molto l’Inter del primo Mancini. A Inzaghi, per il campionato in corso, do quindi l’alibi della rosa, che è inferiore a quella dell’anno scorso. Non mi sento di sfiduciarlo, voglio dargli un’altra possibilità ma con un Inter più competitiva”.

Come vede l’affare Dybala?
“Io sono un estimatore di Dybala, uno che sa accendere una partita. Sì, lo prenderei subito anche per fare uno sgarbo alla Juve”.

Non è tenero sulla proprietà. Quali sono le reali intenzioni di Zhang: resta o vuole vendere?
“Io ce l’ho con gli Zhang perchè hanno smantellato una squadra vincente. Solo Marotta merita i voti più alti. Per vendere bisogna che ci sia un compratore, attualmente non mi pare che per l’Inter ce ne siano in giro”.

Come vede il progetto Interspac di Cottarelli?
“In linea di massima sono d’accordo su un calcio restituito alle persone, ma bisogna che il progetto dell’autofinanziamento e dell’azionariato popolare diventi sistema, come è in Germania. Se in Italia questo lo fa solo l’Inter e poi si consente che arrivi l’arabo a comprarsi un club e investire miliardi non va affatto bene, creerebbe una disparità. O vale per tutti o per nessuno”.

All’orizzonte c’è Juve – Inter: ogni commento appare superfluo…
“Dopo l’harakiri con la Fiorentina devi vincere per poter sperare anche perchè il nostro futuro dipende dalle altre squadre. Bisogna giocarla bene. Se perdi è finita e bisogna stare attenti a non uscire dalla zona Champions”.

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