Skriniar: “Sono all’Inter da cinque anni, per me significa tantissimo. È un onore”

Milan Skriniar si racconta al Match Day Programme ed ha ancora parole d’amore per l’Inter: “Fin da bambino volevo diventare un calciatore e quando ero in campo davo sempre tutto, in ogni contrasto. Il momento in cui ho capito che potevo diventare professionista è stato l’esordio in Prima Squadra nello Zilina in Slovacchia. Sono qui da cinque anni, l’Inter per me significa tantissimo. È un onore vestire questa maglia. Siamo un grande gruppo, spesso sto con Bastoni, Dimarco, Cordaz. In allenamento? Ci sono belle sfide: Lautaro, Dzeko, Alexis, il Tucu. Ognuno ha diverse qualità, sono fortunato a giocare con e non contro di loro. Il mio salvataggio più bello? Me ne viene in mente uno recente, quello contro lo Shakhtar nel pareggio per 0-0 fuori casa. Se riesco a segnare poi è sempre bello, anche se sono un difensore mi piace aiutare la squadra anche così quando capita”.

Spazio, poi, alle sue tre partite del cuore. Una è l’esordio in nerazzurro, il 20 agosto 2017 contro la Fiorentina: “Con questa maglia ho giocato tante sfide importanti. La prima di solito è la partita che non si scorda mai e quella per me è stata l’esordio contro la Fiorentina, i miei primi 90 minuti in campo da interista battezzati con un successo per 3-0. Ricordo con piacere anche il mio primo gol con questi colori, nel successo per 2-0 contro il Crotone, era la mia quarta presenza e in porta dall’altra parte c’era il mio amico Cordaz”.

La seconda è Inter-Tottenham del 18 settembre 2018: il ritorno in Champions dei nerazzurri dopo sei anni di assenza e la prima di Skriniar nella massima competizione europea. “Un’altra partita che mi ha lasciato il segno è stato l’esordio in Champions League contro il Tottenham. Ci sono tanti motivi che l’hanno resa una partita speciale: il ritorno dell’Inter in Champions, la vittoria in rimonta e poi il calore dello stadio, c’era un’atmosfera magica, bellissima”.

La terza e più recente è invece l’esordio della sua Slovacchia agli ultimi Europei, il 14 giugno 2021 contro la Polonia. “La partita d’esordio a Euro 2020 è stata una delle sfide più emozionanti che ho giocato con la maglia della Slovacchia. Abbiamo vinto contro la Polonia e ho segnato il gol del 2-1: ho controllato al volo una palla respinta dalla difesa avversaria, poi di destro ho mirato nell’angolino alla destra di Szczesny”.

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