Inter, puoi solo vincere e sperare. Lo score a San Siro è da Scudetto

Vincere, vincere, vincere. Per tre volte. E sperare che si verifichi un tracollo rossonero fra Verona, Atalanta e Sassuolo. L’Inter non può fare altro, in questo ultimo scorcio di campionato. A partire da oggi, quando affronterà l’Empoli a San Siro, dove vanta uno score da Scudetto: 39 punti in 17 partite. Come fa notare La Gazzetta dello Sport, in casa “nessuno ha fatto meglio dei nerazzurri. La partita di oggi con l’Empoli e quella all’ultima giornata contro la Sampdoria, dunque, Handanovic e compagni le affronteranno con una buona base di partenza, ovvero la sicurezza che il loro impianto garantisce. Al tempo stesso, però, sarà necessario non farsi sorprendere né dare niente per scontato: da febbraio in poi a San Siro sono arrivati i ko contro il Milan e il Sassuolo, più il pari con la Fiorentina. Un mezzo passo falso a 270 minuti dalla fine del campionato sarebbe decisivo in chiave Scudetto e, siccome ad Appiano Gentile vogliono continuare a cullare il sogno tricolore fino all’ultima giornata, l’unico modo è far scendere in campo il Milan con un po’ di pressione contro l’Hellas”.

Già, i nerazzurri sperano che – a seguito di un’eventuale vittoria contro l’Empoli – i rossoneri possano avvertire la tensione e sbagliare. Quest’anno, d’altronde, è già successo. Occorre ribadire, però, che il Milan ha superato questo scoglio psicologico vincendo all’Olimpico contro la Lazio dopo il successo nerazzurro del giorno prima contro la Roma. “Solo prendendo in esame il girone di ritorno, ben quattro volte è accaduto che il Milan frenasse dopo un successo o comunque un risultato positivo dei nerazzurri: alla 22esima e alla 23esima giornata, con la sconfitta sorprendente dei rossoneri in casa contro lo Spezia e il successivo pari sempre a San Siro contro la Juventus, poi alla 31esima e alla 32esima, con i pareggi di Leao e compagni contro Bologna e Torino, entrambe senza trovare il gol. La missione allora è questa. È mettersi in una posizione privilegiata e di attesa, con l’obiettivo di inquinare le certezze altrui. Inzaghi ha parlato alla squadra in settimana. Ha ribadito lo stesso concetto post Bologna: nessun rimpianto, vinciamole tutte, non facciamo altri regali“.

(FONTE: LA GAZZETTA DELLO SPORT)

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