Gazzetta: “Dybala, c’era anche l’ok di Zhang. Fu Inzaghi a far saltare tutto perché…”

A due giorni dal gol di Paulo Dybala che ha contribuito all’ennesima sconfitta stagionale dell’Inter, La Gazzetta dello Sport gira il coltello nella piaga e racconta alcuni retroscena sull’affare che avrebbe dovuto portare l’argentino in nerazzurro quest’estate: “L’Inter aveva fatto tutti i passi necessari. Tanto per aggiungere ancora un particolare a una storia in larga parte nota: il club nerazzurro aveva anche approfondito la questione infortuni a proposito della Joya, peraltro ricevendo risposte rassicuranti in merito. Se allora una domanda c’è, intorno alle parole Dybala e Inter, è la seguente: cosa è mancato? Perché Paulo oggi non gioca nell’Inter? Semplice: perché non tutti i pianeti nerazzurri si sono allineati. E perché per portare a termine un affare simile, la convinzione deve essere totale da parte di tutte le componenti”.

Il doppio rifiuto

Dybala fu vicinissimo all’Inter in due momenti distinti della scorsa estate: uno a inizio mercato, l’altro a luglio. “La prima, nel mese di giugno: quando si è aperta concretamente la possibilità di portare a Milano Lukaku, lo staff tecnico non ha avuto dubbi, mettendo l’arrivo del belga in prima fila rispetto a qualsiasi altra scelta, Dybala compreso. Legittimo, certo, perché in fondo l’arrivo di Romelu avrebbe automaticamente riportato indietro le lancette a 12 mesi prima, allo scudetto ancora sul petto. Ma la storia non si è chiusa lì. È il 5 luglio, giorno della conferenza stampa di presentazione della stagione nella sede del club. Marotta quel giorno fa capire, ammiccando, che su Dybala l’Inter c’è ancora, c’è eccome. Il tentativo era ancora in corso. Perché a volere Paulo in nerazzurro non era mica solo l’amministratore delegato. Pure il presidente Steven Zhang era favorevole, da ammiratore della Joya, a proposito del quale aveva anche chiacchierato (a più riprese) anche con l’amico Andrea Agnelli”.

Per far posto alla Joya, Zhang aveva chiesto di cedere uno fra Correa e Dzeko, oltre a Sanchez. “E la cessione individuata era quella di Correa. È a quel punto che da Inzaghi è arrivato un freno. Perché l’allenatore ha difeso con forza l’acquisto del Tucu dell’anno prima, l’investimento da 31 milioni di euro. In soldoni: l’allenatore non ha mai spinto per Dybala dichiarandosi convinto della scelta Correa, fiducioso sulla possibilità che l’ex laziale potesse velocemente mostrare le sue qualità”.

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