Come è rinata l’Inter? Due confronti decisivi ad Appiano…

Le vittorie con Barcellona e Sassuolo, poi il pareggio prezioso al Camp Nou e il nuovo successo contro la Salernitana a San Siro. Qualcosa è successo, fra la sconfitta con la Roma e il trionfo con il Barça. Lo ha raccontato lo stesso Alessandro Bastoni nella giornata di ieri, parlando di un confronto andato in scena ad Appiano Gentile. Ma non è stato il solo. La Gazzetta dello Sport svela alcuni retroscena sulle riunioni stimolate dal nucleo storico dello spogliatoio nerazzurro, soprattutto dagli italiani.

“In effetti l’inizio di stagione era stato caratterizzato da evidenti episodi di insofferenza o addirittura di nervosismo da parte di Barella, Brozovic, Bastoni, ma anche di altri nerazzurri. I rapporti nello spogliatoio erano diventati tesi, c’erano più supponenza e meno voglia di sacrificarsi l’uno per l’altro. L’Inter non era più squadra nel vero senso della parola e ha pagato con quattro sconfitte nelle prime otto giornate. La vittoria contro il Barcellona a San Siro ha dato la scossa e negli ultimi dieci giorni Skriniar e compagni sono tornati al passato, a sacrificarsi in campo dove non hanno risparmiato una corsa per i compagni”.

“Cosa si sono detti i giocatori? Semplicemente di mettere da parte l’io in favore del noi, di smettere di protestare in caso di errore di un compagno, di aiutarsi l’un l’altro e di evitare atteggiamenti sbagliati. Era quello che si aspettavano Inzaghi e i dirigenti per uscire dalla crisi. Marotta e Ausilio lo avevano chiesto dopo il ko casalingo contro il Bayern, ma non era stati ascoltati. Poi sono arrivati lo scivolone a Udine, il primo colloquio quando il gruppo si è ricompattato alla Pinetina, dopo gli impegni delle nazionali, ma soprattutto un nuovo faccia a faccia in seguito alla battuta d’arresto contro la formazione di Mourinho. È stato quello il momento chiave e ne è nata una chiacchierata franca, “rinverdita” dalle parole pro unità di Handanovic a pochi minuti dall’inizio di Sassuolo-Inter, quando il capitano era stato messo in panchina per la prima volta per scelta tecnica in campionato”.

(FONTE: LA GAZZETTA DELLO SPORT)