La rinascita del centrocampo: fluidità e divertimento

Da quattro partite a questa parte l’Inter di Inzaghi diverte e convince. I gol subiti sono molti, vero, la compattezza dello scorso anno non c’è più per variabili note: infortunio di Brozovic, la duttilità difensiva di Perisic, il sacrificio di Barella che ha avuto attimi di appannaggio evidenti, il caso Skriniar, l’insicurezza di Handanovic e così via. Ma Simone sta riportando la chiesa al centro del villaggio, sulla giusta via. Le due partite di Champions contro il Barcellona e quelle di campionato contro Salernitana e Fiorentina hanno dimostrato che Inzaghi non sarà di certo l’allenatore perfetto, ma sicuramente intelligente.

Il momento della squadra era pessimo, quasi imbarazzante: gol presi ad ogni partita, poco gioco, giocatori evidentemente demotivati in campo, sostituzioni impossibili, tensioni e problemi societari sempre in prima pagina… Poi da una situazione gravosa, come l’infortunio di Brozovic, il metronomo del centrocampo, l’illuminazione: Calhanoglu al suo posto, Barella e Mkitharyan ai suoi lati. Esito? Una bomba. Il turco, in posizione anomala, sta ricoprendo il ruolo in maniera superba.

A differenza di Brozovic, il quale scende moltissimo sulla linea di difesa, abbassando la squadra, il turco predilige passaggi rapidi ai compagni di reparto, col quale triangola, prendendosi dei rischi, e cambi di gioco. Sfruttando le potenzialità del modulo inzaghiano, innescando, cioè, le due ali. Il gioco assume fluidità e il pubblico si diverte. Divertimento che rimane anche se la squadra, come a Barcellona o ieri sera, si assume dei rischi e subisce più gol del previsto. Ma il gioco è propositivo, veloce, aggressivo. Grazie anche ad un rinnovato Barella, tre gol in tre partite e ad un Mkhitaryan in gran rispolvero.

La cura Inzaghi al centrocampo è la chiave del successo. Certo, stiamo osannando una squadra che in classifica è appena 7°, ma, ripensando alla crisi di settembre e inizio ottobre, la strada è quella giusta, anche se servirà fare un percorso netto in campionato. Inzaghi ha ridato linfa al centrocampo e sicurezza a porta con Onana. Difficile ritornare ai livelli difensivi dello scorso anno o a quelli di Conte, tuttavia conta il risultato, anche se si prendono molti gol.

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