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San Siro, l’annuncio di Sgarbi: “Non sarà abbattuto, vincolo automatico nel 2024”

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Il Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi al Corriere della Sera ha assicurato che lo stadio Giuseppe Meazza non sarà abbattuto. “Ne ho parlato proprio ieri con il collega di Sala, il sindaco di Firenze, Dario Nardella. Mi ha detto che avrebbe suggerito a Sala di fare la stessa cosa che si sta facendo per il Franchi: lasciarlo lì dov’ è, ma potenziarlo e ingrandirlo.Mmi ha detto che a lui l’architettura di San Siro piace molto di più di quella del Franchi. Con il paradosso che sul Franchi c’è il vincolo per non farlo abbattere consentendo però il rinnovamento e il miglioramento, mentre su San Siro non c’è vincolo”.

San Siro, la situazione

“Non ci vuole una delega operativa, è un principio mentale per cui non si capisce perché contrariamente a tre quarti di Milano, Sala vuole andare nella direzione opposta. Ricordo in quei giorni tante telefonate di milanesi più o meno illustri contrari all’abbattimento. Tutte persone del suo mondo, non del mio. Aggiungo che ho parlato anche con Antonella Ranaldi, già sovrintendente a Milano. Ha detto che alla fine ha prevalso il no al vincolo monumentale, ma che nel 2024 scatterà automaticamente perché sono passati 70 anni dall’ultimo intervento significativo sullo stadio che risale al 1954. Basta aspettare un anno e, anche se non facessi nulla, scatterebbe il vincolo”.

Le parole di Veron

Juan Sebastian Veron è stato insignito del Premio Golden Foot Legend Award. A margine dell’evento, Veron ha parlato a IOTIFOINTER.IT in esclusiva. “Non la seguo da vicino ma l’Inter è una squadra che non fa una gara di 100 metri ma una maratona. Ha una rosa di qualità. Non so dove potrà arrivare ma spero che se la possa giocare fino in fondo per tentare il sorpasso sul Napoli per lo scudetto. Non sarà facile. Bisogna vedere che cosa succederà dopo questo Mondiale, riprendendo subito a giocare senza una vera nuova preparazione. Sarà un’incognita per tutti. “Inzaghi mi ha sorpreso. Non mi aspettavo di vederlo allenatore. Lui e suo fratello Pippo in campo erano furbi. In Argentina abbiamo un modo di dire per quelli come loro: “sacar agua de las piedras”, che vuol dire letteralmente tirare fuori l’acqua dalle pietre, nel senso di essere così perseveranti da ottenere benefici dalle cose meso attese. Simone lo sta dimostrando anche adesso da allenatore”.

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Published by
Andrea Gussoni