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Stangata sulla Juve: 15 punti di penalizzazione! La nuova classifica

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Stangata clamorosa sulla Juventus: la Corte federale d’Appello è andata ben oltre i 9 punti chiesti dal procuratore federale per il campionato in corso e ha sanzionato il club per il caso plusvalenze con 15 punti di penalizzazione. Pene pesanti anche per i dirigenti per cui è stata chiesta anche l’estensione a Uefa e Fifa: 2 anni e mezzo a Paratici, 2 anni ad Agnelli e Arrivabene, 1 anno e 4 mesi a Cherubini e 8 mesi a Nedved, Garimberti, Vellano, Venier, Hughes, Marilungo e Roncaglio. Assolti gli altri otto club e i rispettivi amministratori e dirigenti. La Juve presenterà ora ricorso al Collegio di Garanzia del Coni.
La motivazione è: le plusvalenze fittizie nei bilanci al 30.6.19, 30.7.20 e la trimestrale 2021 hanno permesso alla Juve di ridurre le perdite e di non ricapitalizzare, e di fare il mercato, con effetti vantaggiosi sul piano delle competizioni sportive a cui ha partecipato in quelle stagioni. Quindi la penalizzazione, per essere afflittiva, deve collocare la Juventus in una posizione, in questo momento della stagione, che non permetta la partecipazione alle competizioni europee.

Il +5,07% in Borsa con il comunicato falso? La Juve trema: fino a 12 anni di carcere

L’accusa di aggiotaggio è quella che spaventa di più i vertici della Juventus. Comunicato farlocco e titolo in Borsa a +5,07%. La Juve aveva guadagnato in piena pandemia: era sembrata una boccata d’ossigeno. Ma – come racconta l’edizione odierna di Repubblica – quel ‘più’, quella voce positiva, nascondeva invece la conseguenza di un comunicato “falso”. Per il quotidiano, l’accusa potrebbe chiedere fino a 12 anni di carcere. L’oscillazione positiva arrivava grazie all’intesa raggiunta il 28 marzo 2020 con i calciatori, che rinunciavano, formalmente, a quattro mensilità a causa dell’emergenza Covid. I giocatori hanno ammesso tutto, lo stesso Dybala aveva chiarito: “Nessuno sapeva che avremmo preso tre mesi pagati più avanti”. Però quella comunicazione ha consentito di registrare il 5.07 in più all’apertura della Borsa, mantenuto nei giorni a seguire. Il comunicato stampa era stato diffuso il 28 marzo e indicava anche «effetti economici e finanziari derivanti dall’intesa raggiunta positivi per circa 90 milioni di euro».

Cosa rischia la Juve? Lo scenario peggiore: retrocessione e carcere per Agnelli & co.

La domanda che si fanno gli sportivi italiani, meno i tifosi juventini, è la seguente: cosa rischia in concreto la Juve?
I capi d’accusa sono pesanti: falso in bilancio, manipolazione del mercato, ostacolo alla vigilanza delle autorità e dichiarazioni fraudolente.
“La prima ipotesi – scrive sportmediaset.it – riguarda una penalizzazione in classifica – in base all’articolo 31 – da applicare nella stagione in corso o nella prossima. La Juventus verrebbe punita per “essersi avvalso, mediante falsificazione dei propri documenti contabili o amministrativi, delle prestazioni di sportivi professionisti con cui non avrebbe potuto stipulare contratti sulla base delle disposizioni federali vigenti”.
Se applicata nella stagione in corso, la pena in termini di punti deve portare la società a perdere qualcosa di concreto. Un esempio potrebbe essere la qualificazione alla Champions League o alle altre coppe europee. Se invece risultasse ininfluente, la stessa penalità verrebbe applicata nella stagione subito successiva.
La seconda – e peggiore – delle ipotesi porterebbe alla retrocessione. Uno scenario remoto che diventerebbe reale solamente se dovesse essere certificato che i trucchetti usati nel bilancio sono serviti alla società per iscriversi ai campionati seguenti.

Cosa rischiano gli indagati? Queste le pene previste per i reati contestati. Andrea Agnelli, Pavel Nedved e Fabio Paratici sono indagati per tutti e 4 i seguenti reati.
Falso in bilancio: reclusione da 3 a 8 anni;
Manipolazione del mercato: reclusione da 1 a 6 anni, multa da 20mila a 5 milioni di euro;
Ostacolo alle autorità di vigilanza: reclusione da 1 a 4 anni;
Dichiarazione fraudolenta: reclusione da 4 a 8 anni”.

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La Redazione