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MERCATO – L’Inter pensa a un dopo Acerbi: un sogno e due occasioni

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Cambiano gli scenari di mercato in casa Inter. Il club nerazzurro dovrà infatti andare alla ricerca di un nuovo difensore centrale per la prossima stagione, in caso di squalifica e quindi di inevitabile divorzio con Francesco Acerbi. Gazzetta dello Sport riporta tre nomi di difensori nei radar della dirigenza.

Il sogno: Kim Min-jae

Il preferito dell’Inter è senza ombra di dubbio Kim. Il difensore coreano era nella lista dei desideri del direttore sportivo Piero Ausilio da ben prima del suo trasferimento al Napoli. Era tra i papabili a successore di Skriniar. Il giocatore non sta vivendo un momento felice con il Bayern, sia a livello di squadra, ma anche individualmente. Situazione quindi da monitorare. “Perché se è impossibile pensare che il Bayern ceda un giocatore che meno di un anno fa ha acquistato per 50 milioni di euro, non si può escludere invece la via del prestito. Potrebbero entrare in gioco anche i famosi buoni rapporti tra Inter e Bayern Monaco, che la scorsa estate hanno portato ai trasferimenti in nerazzurro di Sommer e Pavard.

Le occasioni: Smalling e Mavropanos

L’Inter dovrà però fare i conti, come fa da tre anni, con un budget a zero. Quindi deve valutare nomi ow-cost o a parametro zero. Per questo, la rosa parla di altri due nomi oltre a Kim. Uno è quello di Chris Smalling. Il difensore inglese sembra in rotta con la Roma e potrebbe concludere la sua esperienza nella capitale con un anno d’anticipo (il suo contratto con i giallorossi scade a giugno 2025). Per esperienza e caratteristiche tecniche è perfetto per la difesa a tre, ma ci sono molti dubbi sulla condizione fisica. Classe 1989 (un anno meno di Acerbi) questa stagione non si è mai visto per un lungo infortunio.

L’altro nome è Kostantinos Mavropanos, greco classe 1997 del West Ham. Anche lui è un giocatore che Ausilio segue da diverso tempo. Quest’anno non sta trovando tanto spazio con la squadra inglese, ma le relazioni pervenute al direttore sportivo nerazzurro sembrano comunque buone.

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La Redazione