Fuori Mbappé, dentro Marcus Thuram. A Parigi cresce il partito che vede l’interista, più che Victor Osimhen, come erede naturale del fuoriclasse destinato al Real Madrid. Papà Lilian è una gloria nazionale, il figlio è destinato a raccogliere in Blu l’eredità di Olivier Giroud e sotto la Torre Eiffel è sempre più forte la tentazione di sostituire Mbappé con un altro emblema del calcio francese. Nonostante l’Inter non abbia alcuna intenzione di metterlo sul mercato, l’attaccante è, tra i big, il giocatore più facilmente attaccabile, non fosse altro perché il tanti cercano una punta (pure Chelsea e Manchester United, oltre al Psg) ma soprattutto perché essendo stato acquistato da svincolato, Thuram può portare una plusvalenza senza precedenti all’Inter, anche perché difficilmente Marotta e Ausilio si metterebbero al tavolo per una cifra inferiore agli 80 milioni, ovvero dieci volte più degli 8 pagati di commissione all’agente del francese.
Al netto degli svincolati in arrivo (Taremi e Zielinski che andranno a sostituire Sanchez e Klaassen), i bersagli per puntellare l’organico sono un altro difensore centrale e un attaccante che sappia portare dribbling al reparto, identikit che corrispondono ad Alessandro Buongiorno (su cui è in pressing tutta la colonia di interisti in Nazionale) e Albert Gudmundsson. Per uno strano scherzo del destino (ma forse no…) Torino e Genoa valutano i loro gioielli 40 milioni l’uno, la cifra che l’Inter potrebbe incassare per Thuram. Posto che è volontà dell’Inter inserire delle contropartite per abbassare il prezzo dei cartellini (Zanotti, Esposito, Satriano, Oristanio in caso di mancato riscatto del Cagliari), è impensabile riuscire a centrare obiettivi tanto ambiziosi senza avere un tesoretto in cassa. A riportarlo è Tuttosport.
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